«Datemi venti Marek Hamsik e vinco tutto. Ha un’intelligenza tattica straordinaria». L’ex Walter Mazzarri ha addirittura dedicato un intero capitolo al capitano del Napoli nella sua autobiografia. Un calciatore eccezionale, lo slovacco, che ha conquistato tutta Napoli con la sua semplicità. Ha rifiutato la corte dei più grandi club d’Europa, così come della Juventus in Serie A, per restare fedele ai colori azzurri. A Castel Volturno quando ha incontrato Diego Armando Maradona quasi non credeva a suoi occhi. Davanti s’è ritrovato un idolo, da napoletano vero. L’ha abbracciato forte e si sono scambiati una promessa. Marek Hamsik sogna di raggiungere il numero di gol segnati dal Pibe de Oro sotto al Vesuvio nei suoi sette anni da favola vissuti. A Napoli ormai da dieci anni, arrivato nel 2007 quando era soltanto ventenne, ha promesso di poter riscrivere la storia. Attualmente il centrocampista, che è rinato nello scacchiere di Sarri, l’uomo che gli ha riconsegnato il ruolo di mezz’ala, è a un passo dal più grande di tutti i tempi. Con la rete siglata in Napoli-Pescara, Hamsik ha raggiunto quota 106 nella classifica dei cannonieri della storia azzurra. Dopo aver già superato Cavani, Marek adesso è a un solo gol da Attila Sallustro nella speciale graduatoria dei bomber. Nelle prime due posizioni ci sono proprio Sallustro con 107 reti e Maradona al primo posto con 115 gol. La vetta non è più un’utopia per il calciatore, soprattutto perché domani al San Paolo arriva la sua vittima preferita, il Palermo. Hamsik, nella storia della sua carriera, s’è sempre scatenato contro i rosanero. Lo slovacco ha già colpito otto volte ai danni dei siciliani, di cui una nella gara di andata al Barbera.