L’orologio segna le 21,20 quando Manolo Gabbiadini lascia definitivamente Napoli per il Southampton, dopo una passeggiata sul lungomare tra un selfie e un altro coi tifosi. Il colpo era nell’aria da tempo, fin da quando Pavoletti ha deciso di unirsi alla truppa di Sarri.
Passa per la Premier League il riscatto dell’attaccante bergamasco dal volto “triste”, mai consacratosi con la maglia azzurra addosso. La trattativa si è chiusa nel tardo pomeriggio di ieri al termine di una lunga riunione tra i dirigenti azzurri e quelli del club inglese. Il Napoli, che ufficializzerà a breve la cessione, incassa 17 milioni di euro più tre di bonus e una percentuale (del 10%) su una futura rivendita dell’attaccante bergamasco.
Si chiude così dopo due anni la poco fortunata avventura di Gabbiadini, che non si è mai inserito nei meccanismi della macchina napoletana, nonostante gli ultimi tre gol che sembravano potessero rappresentare una rinascita sotto al Vesuvio. I problemi sono emersi già dallo scorso anno, quando Manolo s’è ritrovato chiuso da Higuain, mentre in questa stagione è stato scavalcato nelle gerarchie prima da Milik e poi da Mertens, senza contare che ad affollare il reparto avanzato del Napoli è arrivato anche Pavoletti, pagato 15 milioni di euro. A vincere è ancora De Laurentiis, che sin dai primi vertici ha espresso apertamente la necessità di inserire nel contratto una percentuale sulla futura rivendita della punta. Il presidente è convinto che in Inghilterra Gabbiadini possa esplodere, rappresentando così un rimpianto in casa Napoli. A optare per l’addio è stato lo stesso attaccante, desideroso di voltare pagina e riprendersi la Nazionale, persa dal passaggio di Conte a Ventura. E pensare che Manolo, a settembre, scriveva di «voler superare il momento difficile insieme ai tifosi del Napoli». Tutto finito nel nulla da un momento all’altro, complice l’esplosione sotto al Vesuvio di Milik, poi fermatosi per la rottura al legamento crociato del ginocchio sinistro.
Nella penultima giornata di calciomercato, che chiude ufficialmente oggi, si è mossa anche la Lazio: ha ceduto a titolo definitivo Leitner all’Augusta e Vinicius all’Aek Atene. Ferma invece la Juventus, con il d.g. Beppe Marotta voglioso di precisare che in questa sessione non ci saranno altri movimenti. Smentite quindi le voci provenienti dalla Francia secondo cui i bianconeri erano vicini a Pastore, che vuole lasciare il Paris SG. Stop anche alle uscite, e quindi Hernanes rimane, nonostante la corte del Genoa. Lo stesso vale per Mandragora, richiesto dal Pescara, e Mattiello, per il quale c’erano diverse offerte. Orsolini ha firmato per i campioni d’Italia, ma rimane all’Ascoli fino al termine della stagione. A Roma tiene banco il caso Paredes: con Gerson che va al Lilla, l’allenatore Spalletti ha bloccato la cessione del calciatore, anche se fonti vicine all’agente dell’ex del Boca sostengono che non è ancora detta l’ultima parola. Se all’ultimo momento l’argentino partisse, per la Juve o l’Inghilterra, la Roma chiuderebbe subito una delle tre trattative che sta tenendo in piedi per il centrocampo: Baselli, Donsah e Badelj, in ordine di fattibilità. Per Verre accordo trovato tra Pescara e Sampdoria: cessione a giugno, il club abruzzese incasserà 4 milioni di euro. Salutato Palladino, andato al Genoa (è il decimo acquisto di gennaio del club ligure, dopo quelli di Beghetto dalla Spal, Morosini dal Brescia, Taarabt dal Benfica, Pinilla dall’Atalanta, Cataldi dalla Lazio, Rubinho dal Como, Landre dal Lens, Callegari dal Psg e Hiljemark dal Palermo), il Crotone insiste con il presidente Ferrero per avere Budimir: l’affare potrebbe concludersi oggi. Ranocchia va invece in Inghilterra: prestito secco dall’Inter all’Hull City.