Torre del Greco. Parcheggiato – rigorosamente contromano – a dieci metri dalla scuola Monsignor Michele Sasso, con il bauletto “puntato” sul marciapiede. è lo scooter della discordia di via Cesare Battisti, il motociclo con telecamera nascosta utilizzato dall’amministrazione comunale targata Ciro Borriello per stanare – all’insaputa dei cittadini – gli eventuali trasgressori delle norme di deposito dei rifiuti.
Un metodo confermato dallo stesso assessore all’ambiente Salvatore Quirino, ma immediatamente finito al centro di polemiche e proteste. Sollevate prima dall’opposizione – in particolare dal capogruppo del Nuovo Centrodestra in consiglio comunale, Giovanni Palomba – e ora finite al centro di un’apposita interrogazione firmata da Annalaura Guarino, l’ex fedelissima del sindaco Ciro Borriello passata al gruppo misto di minoranza dopo la cacciata del padre dalla giunta: «Il primo cittadino ha fatto della raccolta differenziata motivo di vanto in campagna elettorale – scrive la baby politica del Comune – e durante i primi due anni è arrivato a multare i cittadini in seguito a ispezione e perquisizione dei sacchetti. Al netto delle valutazioni politiche, il sistema non ha prodotto risultati apprezzabili in termini di percentuale di raccolta differenziata e ha destato agitazione e sgomento tra la popolazione per l’evidente rischio di violazione della privacy».
Un rischio ora ingigantito dal sistema delle riprese con “telecamera nascosta” utilizzato per stanare chi deposita i sacchetti fuori dall’orario consentito. «I cittadini vengono filmati al fine di individuare eventuali trasgressori da sanzionare con multe da 400 euro – conclude Annalaura Guarino – ma il sindaco e l’assessore all’ambiente Salvatore Quirino dovrebbe chiarire come viene garantita la privacy di chi è ripreso a propria insaputa in momenti di vita personali senza l’avviso “zona videosorvegliata” e se pertanto le multe sono legittime».
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