A poco più di un anno dall’efferato duplice omicidio di Francesco Tafuro e Domenico Liguori, i due ragazzi titolari di un centro scommesse a Somma Vesuviana, barbaramente uccisi a Saviano nella notte del 10 febbraio 2016 per un debito di gioco in via Olivella.
Nei giorni scorsi è arrivata la decisione, le persone accusate dell’omicidio dei due ragazzi massacrati un anno fa andranno a processo. Tre gli imputati Eugenio D’Atri e Nicola Zucaro, accusati di duplice omicidio premeditato, aggravato da futili motivi e dalla crudeltà, oltre all’aggravante mafiosa. Per Zucaro, l’avvocato Antonio Del Vecchio ha chiesto il rito abbreviato, che verrà discusso il 10 marzo prossimo. Rito abbreviato richiesto anche da Domenico Altieri, divenuto collaboratore di giustizia. D’Atri e Zanelli (suo suocero, accusato di subornazione), invece, verranno processati innanzi alla Corte di Assise di Napoli. Per loro il pubblico ministero Francesco Valentini molto probabilmente chiederà la condanna alla pena dell’ergastolo. Erasmo Fuschillo, Felice Iovino, Domenica Rosella e Leonardo Iovino, difensori delle persone offese, si sono costituiti parte civile nel processo che vede imputati Nicola Zucaro, Domenico Altieri ed Eugenio D’Atri. «Per ora non rilasciamo dichiarazioni. Ci affidiamo alla giustizia» – il commento dei legali di parte civile. Nei giorni scorsi per Domenico Liguori e Francesco Tafuro anche una messa in ricordo a un anno dalla scomparsa.
CRONACA
15 febbraio 2017
Uccisero i gestori di una sala scommesse a Somma Vesuviana, a processo i killer di Tafuro e Liguori