Ercolano. “Quello delle discariche del Vesuvio è un dramma sociale esplosivo. Tutti abbiamo il dovere di fare la nostra parte. Ma non è un problema di facile risoluzione. I costi per le bonifiche terrorizzano, come terrorizza l’incubo di patologie collegate alla presenza di rifiuti e discariche interrate”. E’ così che il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto ha commentato in consiglio comunale la vicenda relativa alla mancata bonifica richiesta dalla Procura di Napoli per la discarica scoperta grazie alle parole di un pentito.
Il primo cittadino – rispondendo a una comunicazione firmata dal leader dell’opposizione, Antonio Liberti – ha parlato delle pattumiere della camorra scoperte nel ventre del Vesuvio, ribadendo le difficoltà economiche di una bonifica che per le casse del Comune è praticamente impossibile. “Ci troviamo di fronte a un problema sociale esplosivo – il commento di Buonajuto alla richieste di chiarimenti sulla mancata risposta alla missiva firmata dal procuratore di Napoli, Nunzio Fragliasso – Dobbiamo fare la nostra parte.
I giovani, le associazioni, le chiese. Questo è un problema che viene da lontano e non è di facile soluzione. Il rischio paventato di patologie legate ai rifiuti terrorizza noi e una comunità intera. Stiamo facendo di tutto per risolverlo. Le bonifiche sono una parola che terrorizzano per i costi che richiedono”. L’unica speranza per i cittadini di San Vito – il quartiere della zona alta dove studi medici e rapporti delle associazioni hanno registrato un vero e proprio boom di tumori – è rappresentata dall’intervento di Regione e Governo, come ripete il sindaco di Ercolano durante il consiglio comunale. “Stiamo sensibilizzando Regione e Governo sul tema – le parole di Buonajuto – La nostra terra è stata violentata. Ma non riduciamo un problema così serio a una mera comunicazione”.
Difficoltà rese ancor più gravi dal fatto che Ercolano non è nell’elenco dei Comuni della terra dei fuochi e dunque non potrà beneficiare dei fondi destinati alle bonifiche. Alle parole del sindaco – con un post pubblicato su Facebook – ha replicato padre Marco Ricci, sacerdote della chiesa del Sacro Cuore di via Palmieri. Il prete anti-veleni, l’uomo che ha raccolto le confessioni dei suoi fedeli facendo scoprire una delle discariche sepolte nel ventre del Vesuvio, ha risposto così alle parole del sindaco. “Mentre per le nostre istituzioni: “Il problema delle bonifiche è complesso e terrorizza per i costi che richiedono”, a noi, invece, terrorizza il grido di dolore di una comunità che soffre e muore – il messaggio del sacerdote – Scavare nei cuori e bonificare le coscienze, senza chiacchiere inutili, non costa nulla ed è un atto di responsabilità”. Nei giorni scorsi padre Marco Ricci aveva lanciato un messaggio a politici, imprenditori e camorristi legati alle vicende delle discariche interrate scoperte sul Vesuvio. Invitando i responsabili di questo scempio “a confessare i propri peccati”.