Ho letto con rammarico dell’intenzione del sindaco Ciro Borriello di volere procedere con la vendita del complesso dei Molini Meridionali Marzoli: credo rappresenti in maniera plastica la visione del sindaco rispetto al futuro e alla prospettiva di Torre del Greco.
Ricordo quante speranze e quanti sogni abbiamo fatto rispetto alla destinazione di quelli che rappresentavano l’unico patrimonio immobiliare della città in cui era possibile fare ancora qualcosa.
Ero un giovane militante dell’allora Pds quando quei luoghi meravigliosi furono aperti per la prima volta alla città dopo tante battaglie politiche. Che grandi feste dell’Unità furono organizzate, settimane di lavoro per ripulire quei luoghi, migliaia di visitatori che incantati si aggiravano per la prima volta tra quegli immobili che traspiravano storia e fatica.
Erano gli anni della cosiddetta rinascita di Torre del Greco, al governo c’era un uomo per bene, il professore Antonio Cutolo, che tanto stava facendo per la città.
I Molini dovevano essere trasformati nella Cittadella del Mare, un centro moderno di servizi a supporto delle imprese artigiane, un museo del corallo, sala polifunzionale per i giovani e altri servizi a supporto dello sviluppo e del rilancio della zona mare. Poi quell’esperienza fu interrotta prematuramente e irresponsabilmente. I sogni di riscatto furono così accantonati.
Poi sono seguite altre esperienze fallimentari e non compiute fino ad arrivare al 2002, anno in cui è iniziato il quindicennio di centrodestra, tuttora al governo della città.
Il sindaco non può cavarsela affermando che sono 30 anni che non si riesce a fare nulla per il rilancio di quel complesso per incapacità finanziaria, perché sono 15 anni che è al governo di questa città e direttamente la guida da circa 8 anni: prenda atto del suo fallimento, ma non compia l’ennesima scelta sciagurata.
Una città di mare, la città del corallo, una città che ha l’ambizione di diventare una città a vocazione turistica non può rinunciare ad avere un centro polifunzionale a forte capacità attrattiva.
Si faccia finalmente una scelta definitiva sulla destinazione di quelle aree.
Sì, sono 30 anni che se ne parla ma mai si sono compiute scelte definitive, ogni amministrazione comunale cambiava idea, altro che continuità.
Il sindaco, anziché affermare che non ci sono risorse, ci spieghi cosa pensava di fare con i Molini e perché i fondi del Più Europa sono stati investiti per rifare le strade piuttosto che impegnati in un progetto vero di rilancio di quell’area, un progetto che potesse rappresentare il volano dello sviluppo economico e sociale della città proprio a partire dai Mulini.
Non sono più un giovane di 20 anni, ma non rinuncio a sognare e al sindaco dico: «Fermati non hai il diritto di distruggere il sogno di una città.
Vittorio Cuciniello
(* ex segretario cittadino Pd)