L’autogol perfetto. Quando Giulia D’Auria ha varcato la soglia del Palazzetto del Mare i consiglieri del Pd hanno sgranato gli occhi. «Cosa ci fa qui?», si sono chiesti. La risposta è stata semplice: per iscriversi al Pd. Panico tra gli esponenti del Partito Democratico che frequentano Palazzo Farnese, perché le conseguenze sono chiare a tutti: Giulia D’Auria rischia il posto in giunta. Questo lo sanno e non ne fanno nemmeno troppo mistero i consiglieri dem. «Ora come la teniamo in giunta?» è la domanda che si pongono più frequentemente da venerdì pomeriggio.
Sì, perché ora le liste civiche (in pieno fermento e verso una più ampia federazione di Area Civica) sono pronte a chiedere di riequilibrare le forze nella squadra di governo guidata dal sindaco Toni Pannullo. In pratica un «monocolore», con tre assessori su sette, con l’aggiunta del presidente del consiglio (Melisse tra l’altro si è iscritto proprio venerdì) e due presidenze di commissioni consiliari. Tra pochi giorni si aggiungerà anche la presidenza dell’Oiv.
L’autogol di Giulia D’Auria, però, fa luce anche su una delle nomine più discusse dell’amministrazione Pannullo. Una casella che era assegnata alle liste civiche, in particolare a Stabia in Progress, ma in realtà una nomina voluta dal sindaco in persona di concerto con Michele Sanzone, ex assessore della giunta Vozza, tra i sostenitori della lista.
L’arcano ora è stato svelato, perché proprio Sanzone si è tesserato al Pd venerdì scorso, rivendicando quindi la paternità di quella casella in giunta affidata all’assessore ai lavori pubblici. Il gossip dell’ultim’ora però danno entrambi in quota a Nello Cuomo, esponente dell’area riformista che ha in consiglio comunale il fratello Rosario, tra l’altro presidente della commissione urbanistica. Il tandem Cuomo-D’Auria va avanti già da qualche settimana e ora ci sono i crismi dell’ufficialità. Allora gli equilibri in giunta sono veramente destinati a cambiare.
La resa dei conti in maggioranza arriverà dopo le nomine nell’Oiv, a meno che il sindaco non riesca a mettere tutti d’accordo con l’organismo di valutazione dell’ente.