GIANLUCA DANIELE*
«Partendo dal presupposto che il calcio non è e mai sarà uno sport cosiddetto elitario e considerato che in ogni grande città, Roma in testa, si stanno prendendo in considerazione sempre più progetti funzionali alle esigenze del calcio moderno, penso che la realizzazione di un nuovo stadio, con fondi pubblici e privati secondo la cosiddetta “Legge sugli Stadi”, potrebbe essere realizzare o a Giugliano, nell’area di 110 ettari che dovrà essere liberata dalle ecoballe o a Bagnoli. Ciò permetterebbe, nel primo caso, di utilizzare una porzione di territorio non più coltivabile, sottraendola ad eventuali future speculazioni edilizie, determinando contestualmente lo sviluppo di quell’area: un nuovo stadio da cinquantamila posti, infatti, potrebbe essere dotato di tutte le infrastrutture necessarie come parcheggi, palestre, campi di allenamento, stazione di metropolitana etc. In alternativa, nel secondo caso, potrebbe essere realizzato nell’area di Bagnoli, in un contesto di sviluppo più ampio che potrebbe prevedere anche la realizzazione di strutture per musica, teatro, produzione televisiva e cinematografica, tenendo bene in conto i delicati equilibri ambientali di quella zona. Lo stadio sarebbe, in entrambe i casi, una grandissima opportunità per le due città e porterebbe un indotto notevole e la creazione di numerosi nuovi posti di lavoro».
*Consigliere regionale