Napoli. Li hanno già ribattezzati i finanziatori del web. Il tesserificio a ventiquattr’ore dalla scadenza per le iscrizioni al Pd esplode on line. Tessere al partito intestate a persone diverse ma pagate dalla stessa carta paypal. Allarme su 200 tessere a Castellammare, 35 a Torre del Greco e 17 al circolo di Pendino a Napoli. Quest’ultimo tra l’altro senza sede e dove, se non on line, per iscriversi bisognava recarsi alla sede della Federazione provinciale Pd a via Toledo.
Una modalità non consentita dal regolamento: la stessa carta per effettuare il pagamento di 16 euro per ciascuna tessera può essere usata al massimo per un familiare stretto, come la moglie o il marito. Questo per evitare ovviamente un tesseramento pilotato e irreale. Tessere in blocco anche a Pompei, circa 18 e tra quelle di Castellammare fatte on line decine e decine sono di ultrasettantenni. Ieri il caso è stato segnalato al nazionale che gestisce la piattaforma. Nelle prossime ore Roma farà luce sulla vicenda, risalendo anche ai proprietari delle carte e tutte le tessere pagate da terzi verranno annullate. Fino a ieri risultavano 720 iscrizioni on line a Napoli e provincia, mentre in totale – comprese quelle fatte di persona nei circoli – si attestavano a quota quindicimila. Ma il dato è molto provvisorio, perché la piattaforma su cui di volta in volta vengono caricate le tessere si intasa continuamente ed è molto lenta. Bisognerà attendere oggi, quando si chiuderà il tesseramento, per avere il dato definitivo. Ma un dato per ora certo è che il tesserificio corre anche sul web. Ieri una segnalazione è arrivata anche dal circolo Pd di Poggioreale: cento tessere al Pd fatte on line. “Ci siamo subito insospettiti – ha detto il segretario di circolo, Alfredo Affatato – perché sappiamo bene che un aumento in fase congressuale è fisiologico, ma qui parliamo di ben cento persone in più rispetto al normale trend”. A vagliare ogni segnalazione l’Ufficio Adesione dell’Area metropolitana, presieduto da Massimo Carrano. Ieri riunioni a tambur battente al quarto piano della sede provinciale Pd. Caso caldo quello di Bagnoli dove il direttivo del circolo composto da cinque persone e guidato dal segretario Salvatore Nazareno Pecoraro si è riunito dopo la decisione di quest’ultimo di sospendere il tesseramento perché le iscrizioni erano schizzate ad oltre 400, rispetto alle 200 dello scorso anno, ovvero il doppio. Discussione accesa in quanto due componenti invece avrebbero continuato a tesserare una settantina di persone. Iscrizioni comunque per ora non comunicate all’Ufficio Adesione centrale, per cui quindi fa fede l’ultimo verbale, ovvero quello di sospensione del segretario. E che sarebbe comunque propenso ad annullare altre iscrizioni, visto che la maggioranza del direttivo aveva votato per bloccare altre tessere che non fossero rinnovi. Tante le tessere anche a Fuorigrotta, come Bagnoli terreno di scontro tra capibastone, ovvero Tonino Amato e Mario Casillo.
La situazione è stata vagliata dai componenti dell’Ufficio Adesioni che però non hanno riscontrato anomalie e che invece hanno dato l’ok per riaprire il tesseramento anche oggi al circolo di Miano, dove alcuni militanti si erano lamentati di non essere riusciti ad iscriversi perché la sede aveva chiuso. Il caos Pd non riguarda solo la terraferma, ma arriva anche sulle isole. A Procida è stato inviato come garante il giovane Tommaso Nugnes. Liti tra correnti Pd non ci sarebbe stata una corretta e condivisa informazione sul tesseramento. Risolti sotto quest’aspetto i casi di Brusciano e di Casandrino pure paralizzati da contese.