Il bonus degli 80 euro come una misura inadeguata poiche’ “una modalita’ che non riforma in maniera strutturale la diminuzione della tassazione sul lavoro dipendente porta a queste conseguenze”. Cosi’, a margine di un convegno sulla figura di Luciano Lama a Bologna, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso commenta il fatto che quasi 1.700.000 contribuenti si siano visti chiedere indietro – del tutto o in parte – il bonus da 80 euro promosso dal Governo Renzi. “Una modalita’ che non riforma in maniera strutturale la diminuzione della tassazione sul lavoro dipendente porta a queste conseguenze – osserva -: dove si rinnovano i contratti o si determina una contrattazione degli aumenti si esce dal tetto del bonus, e resta sempre il segnale davvero preoccupante delle retribuzioni che stanno scendendo, e quindi sono sempre di piu’ i lavoratori che hanno delle retribuzioni che non li portano nemmeno nella fascia di reddito che da’ diritto alla detrazione degli 80 euro”. A giudizio della guida della Cgil, “in questi anni si e’ continuato ad agire in termini di riduzione strutturale del carico fiscale nei confronti delle imprese, lasciando invece tutto il carico su lavoratori e pensionati”.
CRONACA
1 marzo 2017
Camusso: bonus 80euro inadeguato, preoccupa calo retribuzioni