Aggiornare il piano urbano traffico datato 2006 per non dilapidare le spese già sostenute dall’amministrazione per effettuare una serie di studi. Si tratta di un’urgenza che si lega sia alle condizioni precarie della viabilità interna sia ai 140 milioni di lire di finanziamenti regionali ottenuti nel 1997. All’epoca fu istituito un programma consortile che non venne approvato dagli altri Comuni della penisola.
Ecco perché adesso la giunta di Sorrento decide di operare “da sola” e con una delibera dà il via all’analisi di una rivoluzione traffico da attuare il prima possibile. E’ chiaro che al momento ci sono disservizi legati ai cantieri della metanizzazione presenti in località Capo e lungo il corso Italia con effetti negativi per la circolazione in centro. Lo scorso gennaio scattò una mobilitazione per rimuovere la rotatoria della discordia installata al quadrivio di Marano che a detta di residenti e commercianti aveva fatto collassare la situazione. Ma da allora non si è notato un miglioramento.
Da qui la scelta, suggerita anche da una relazione istruttoria a firma del comandante della polizia municipale Antonio Marcìa e condivisa dall’assessore al corso pubblico Massimo Coppola, di accelerare per un nuovo piano. Pesano anche gli obblighi di legge, cioè quelli previsti da un decreto ministeriale del 1996 che inserì Sorrento tra i Comuni tenuti all’adozione del piano urbano per il traffico. Allora i sindaci di tutti i Comuni della penisola stipularono una convenzione che sfociò nell’incarico conferito alla società Sisplan di Bologna per l’adozione del piano generale del traffico. Il Comune di Sorrento impegnò 10 milioni di vecchie lire e beneficiò di un contributo di 140 milioni dalla Regione Campania. Il piano non venne approvato dalle altre amministrazioni, così la giunta di Sorrento decise di aggiornare ancora il dispositivo sottoposto nel 2006 anche al voto del consiglio comunale. Due anni dopo arrivano i regolamenti di viabilità per zona 30 e centro storico che, a detta di Marcìa, rappresentano aggiornamenti biennali. In tal senso il comandante ha riproposto la necessità di deliberare nuovamente registrando ulteriori necessità operative. «Anche per non vanificare gli studi onerosi sostenuti dall’ente e soprattutto per non andare palesemente in contrasto con quanto approvato dal consiglio comunale, andrebbe ricondotta in un più complessivo e aggiornamento del Put da affidare, qualora ritenuto opportuno, a un’alta figura professionale da individuare nel campo dell’ingegneria del traffico, con cognizioni e capacità comprovate nel campo della mobilità».
CRONACA
1 marzo 2017
Incubo traffico a Sorrento, il Comune aggiornerà il piano: incarico a un consulente