Pompei. Le verifiche sono scattate dopo la denuncia di un imprenditore pompeiano. In molti, a dire il vero, avevano notato l’anomalia capace, quantomeno, di disorientare le comitive di turisti. Dopo essere arrivati al varco di Piazza Falcone e Borsellino, sede dell’”ufficio” per il rilascio dei pass di accesso per i bus, si tocca con mano l’approssimazione con cui è stata avviata la fase di sperimentazione della nuova Ztl che durerà 60 giorni a partire dal 1 marzo. Ad accogliere gli autisti degli autobus, infatti, c’è il chiosco del ”Christian Bar” adibito a check point. Le insegne dell’attività commerciale sono ben visibili mentre le indicazioni per la Ztl sono individuabili in maniera tutt’altro che intuitiva.
Un cittadino pompeiano, il signor Natale Russo ha deciso di presentare un esposto per vederci chiaro. «In via Mazzini è installato un chiosco con regole autorizzazione per vendere le bibite, ma è successa una cosa stranissima, la struttura è stata adibita come cassa Check Point per la riscossione della tassa che da anni i dirigenti cercano di legalizzare senza riuscirci perché è priva dei requisiti fondamentali per l’attuazione di una Ztl», lamenta Russo anche attraverso i social, «ho contattato l’ufficio tecnico di Andrea Nunziata, che mi ha detto di non saper nulla del chiosco e allora gli ho inviato le foto con un mio commento».
Nel giro di qualche ora sono così scattati i controlli da parte degli agenti della polizia municipale presso il chiosco-bar ora utilizzato come check point. Sono in corso le verifiche per valutare la presenza di tutte le autorizzazioni necessarie.