Torre del Greco. «Sarà il terzo o quarto raid in due settimane. Abbiamo denunciato tutto ai carabinieri, ma fino a oggi nessuno è riuscito a fermare i vandali». Allarga le braccia Gennaro Di Martino, preside della scuola elementare Nazario Sauro nonché ex assessore alla pubblica istruzione all’epoca del primo mandato del sindaco Ciro Borriello.
Davanti ai suoi occhi ci sono le immagini delle aule imbrattate durante le scorribande dei teppisti entrati in azione, verosimilmente, durante il lungo ponte di Carnevale: «Stavolta, non si sono limitati a sporcare: sono stati portati via alcuni monitor e diverse suppellettili», racconta il dirigente scolastico alle prese con l’incredibile escalation di incursioni cominciate all’inizio del 2017.
Complice il recente sbancamento dell’area dell’ex campo container di via Circumvallazione, i teppisti – la ricostruzione dei fatti al vaglio degli investigatori – si intrufolerebbero all’interno dell’istituto comprensivo passando direttamente dal cortile posteriore, in modo da non essere visti. Una volta dentro, la baby gang si “divertirebbe” a mettere tutto a soqquadro per poi andare via. Facendo particolare attenzione a non passare davanti ai sensori di allarme sistemati lungo i corridoi, un dettaglio particolarmente indicativo della “conoscenza” dei locali da parte dei vandali. «Ma non si tratta solo di ragazzini – sottolinea Gennaro Di Martino – A dispetto delle precauzioni adottate dai teppisti, ci sono varie immagini del sistema di videosorveglianza utili a dare un volto e un nome ai responsabili dei raid».
Filmati già consegnati ai carabinieri guidati dal capitano Emanuele Corda, ora impegnati nelle indagini. «Speriamo si riesca presto a fermare i vandali perché, al netto dei danni provocati dai furti, gli effetti dei raid cominciano a diventare preoccupanti», sottolinea l’ex assessore alla pubblica istruzione ora alla guida della Nazario Sauro. I teppisti, infatti, adesso non si limitano a “bivaccare” all’interno delle classi: alla riapertura dell’istituto scolastico, gli operatori hanno ritrovato evidenti tracce di pipì in varie aule della materna. Naturalmente i bambini sono stati sistemati in diverse classi, ma le operazioni di pulizia e disinfestazione dei locali hanno richiesto diverse ore di lavoro. Tutto per una banda di teppisti capace di razziare ripetutamente la Nazario Sauro, riuscendo – fino a oggi – sempre a farla franca.
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