Torre Annunziata. Dal sogno di giocare con la Nazionale italiana di calcio all’inferno della droga. Aveva soltanto 18 anni Angelo Nasto, quando fu convocato con la Rappresentativa del Comitato Regionale Campano.
Nonostante militasse in un campionato minore (in Promozione con il Savoia), l’allora selezionatore Gigi Sorianiello volle premiare il talento torrese. Nei suoi occhi cominciava già a brillare la luce del grande calcio. Poteva essere il nuovo Ciro Immobile, ma è stato protagonista di un incredibile autogol che ha infranto ogni sogno.
Nel 2010 il primo arresto: secondo l’accusa il giovane centrocampista aiutava il padre nel traffico di droga. Dopo essersi svestito della divisa del Savoia, “indossava” gli abiti del pusher e spacciava a Largo Genzano, la piazza gestita dalla sua famiglia.
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