Diciotto anni di carcere. E’ questa la condanna per Salvatore Amuro, il cinquantaduenne di Piano di Sorrento imputato per l’omicidio del fratello maggiore Francesco Amuro. Il delitto avvenne nel dicembre dell’anno scorso nel giardino di casa di via Piana in circostanze a dir poco raccapriccianti. Come confessato subito dopo l’arresto, Salvatore Amuro ammazzò il fratello colpendolo con una vangata, poi sciolse il corpo in un bidone colmo di soda caustica.
Amuro è stato giudicato colpevole per omicidio volontario e soppressione di cadavere, assolto invece per occultamento di cadavere. Esclusa la premeditazione. La difesa, affidata all’avvocato Susanna Denaro, aveva chiesto l’assoluzione per vizio totale di mente. La sentenza è stata letta questo pomeriggio dal giudice dell’udienza preliminare Maria Concetta Criscuolo a chiusura del rito abbreviato. La Procura di Torre Annunziata, a chiusura della requisitoria del sostituto procuratore Antonella Lauri, aveva chiesto 20 anni di carcere.
CRONACA
6 marzo 2017
Sciolse il fratello nell’acido, condannato l’assassino di Piano di Sorrento: 18 anni ad Amuro, la Procura ne voleva 20