Terzigno. Il tesoretto messo da parte per pagare gli stipendi a sindaco e assessori della giunta di Terzigno ha fatto storcere il naso a chi, dai banchi dell’opposizione, è chiamato a giudicare il lavoro svolto dai componenti della squadra di governo del primo cittadino Francesco Ranieri. Pasquale Ciaravola, consigliere di opposizione tra i più attivi in consiglio comunale, punta il dito contro l’operato di sindaco e giunta. «Alcuni di questi portano a casa soldi senza fare nulla», tuona il più votato di Forza Italia alle ultime elezioni.
Un intervento in cui Ciaravola chiede «un maggiore impegno ai signori assessori, sono pagati per lavorare. E invece vedo che soltanto due persone – spiega – sono attivi per il bene della città. Gli altri si cullano sugli allori e a fine mese passano all’incasso. L’amministrazione è brava a portare avanti soltanto le idee degli altri e a sponsorizzarsi sui social network. Non penso che si quello per cui i cittadini sono chiamati a fare».
Una situazione di stallo – secondo quanto denuncia Ciaravola – che, però, vede molto attivi i politici quando si tratta di controllare il conto in banca: «Paghe immeritate per chi non fa nulla. Sulla quantità degli stipendi, credo siano in linea. Peccato non li meritino. Salvo solo Falciano e Annunziata, il resto farebbe meglio a lasciare». I numeri per gli stipendi di sindaco e assessori sono rigorosamente in linea con le indicazioni del ministero dell’Interno per le città con una popolazione compresa tra i 10mila e i 50mila abitanti – è bene chiarirlo – ma hanno scatenato lo stesso un mare di polemiche e discussioni.
Soldi finiti al centro di quella che sembra essere una vera e propria crociata anti-sprechi da parte del consigliere d’opposizione Pasquale Ciaravola, che da qualche mese ha istituito un gruppo consiliare con Tina Ambrosio (Terzigno verso il futuro). I conti dei soldi che dovranno essere versati per la giunta Ranieri superano quota centomila euro. I soldi messi da parte per il 2017 da destinare a sindaco e assessori porterà via dalle casse del Comune qualcosa come 9.342,29 euro lordi al mese, ovvero 112.107,48 euro lordi l’anno.
All’avvocato con la passione per la politica eletto nel giugno del 2015 – libero professionista e, dunque, non soggetto alla riduzione del 50% dell’indennità mensile – spetterà la somma di 2.788,87 euro lordi al mese (per un totale di 33.66,44 euro lordi l’anno). Ma non è l’unico a passare all’incasso a fine mese. Al vicesindaco Franco Nappo spetterà un’indennità per 1.533,88 euro lordi al mese (per un totale di 18.406, 56 euro lordi per i dodici mesi in carica). Stipendio da assessore anche per il capo dell’assise Giuseppe De Simone – che assieme a Rosalba Boccia e la new entry in giunta Franco Annunziata – percepirà uno stipendio lordo di 1.254,99 euro ogni mese. Indennità ridotta al 50% per gli altri due assessori della giunta – Falciano e Mughetto – che hanno deciso di non lasciare il proprio lavoro e dunque percepiranno soltanto la metà dell’indennità prevista per gli assessori del comune di Terzigno. Agli ultimi due fedelissimi – ma solo in ordine di indennità ricevute – del sindaco Francesco Ranieri, l’una con delega all’istruzione e l’altro con delega alle politiche sociali porteranno a casa uno stipendio lordo di 627,50 euro al mese (per un totale di 7.530 euro lordo all’anno).
«Per molte di queste persone, sindaco compreso, gli stipendi sono immeritati. Sono improduttivi, ma purtroppo non possono ammetterlo perché altrimenti farebbero l’ennesimo autogol di un mandato che vede protagonisti gli ex amministratori o i componenti dell’opposizione. Ci stanno facendo campagna elettorale con i loro errori e non se ne rendono conto», conclude Ciaravola.