Il tesseramento online del Pd napoletano fa flop con mille tessere scartate, oltre alle 400 tessere invalidate nei giorni scorsi. Intanto la commissione, che non ce l’ha fatta a chiudere oggi, concludera’ domani il lavoro sull’anagrafe iscritti. Si lavora sodo al Pd di Napoli per chiudere la lunga questione del tesseramento ma anche oggi le polemiche non sono mancate. Ad aprirle l’attacco del reggente del partito Matteo Orfini: “Ci sono elettori che trovano respingente il Pd di Napoli”, ha detto, sottolineando che “e’ pilatesco lavarsi la coscienza trovando il capro espiatorio. Il gruppo dirigente rifletta e se ne assuma le responsabilita’. Bisogna farsi carico di aprire una fase nuova. Azzerare tutto puo’ essere utile anche per chiedere a quegli elettori di tornare a credere in noi”. Il capro espiatorio e’ quello della ex capogruppo in Consiglio comunale Valeria Valente (riferimento napoletano di Rifare l’Italia), l’unica a cui e’ stato imposto un passo indietro in quest’ultimo anno di disastri del Pd. Un tema su cui si discutera’ domani in una riunione convocata dal segretario provinciale Venanzio Carpentieri con i consiglieri comunali Alessia Quaglietta, Federico Arienzo ed Aniello Esposito che hanno sfiduciato la Valente. E ci sara’ anche la stessa Valente. Ma lo stesso Carpentieri ha risposto a Orlando: “Fase nuova e azzeramento? Sono stato il primo a proporli, e’ un’idea mia”. Carpentieri, attaccato da piu’ parti, non ha risparmiato critiche a quel pezzo di partito che “non lavora mai nell’interesse della ditta. In questi giorni sento di nuovo parlare di lanciafiamme. Magari chi lo cita dovrebbe stare attento a scegliere il verso dove rivolgerlo”. E a difendere Carpentieri e’ scesa in campo la segretaria regionale Assunta Tartaglione: “Difficile comprendere gli attacchi personali da chi ha ruolo di arbitro e garante nella fase congressuale. Il corpo del partito e’ sano”. Antonio Bassolino torna ad attaccare, riproponendo le immagini dei soldi distribuiti all’esterno dei seggi per le primarie, un anno fa: “Queste immagini furono viste da milioni di italiani: una vergogna. Ma si fece finta di nulla, con una arroganza turca che continua ancora, senza pudore. Da allora e’ cominciato un lento suicidio del partito locale, assistito dal partito nazionale”. Intanto alla sede Pd di via Toledo si lavora fino a tarda sera: la commissione analizza circolo per circolo la completezza dei dati. Il primo dato ufficiali e’ quello delle tessere online validate: sono 993, ma erano circa 1900, quindi la meta’ sono state cestinate. Non solo a Castellammare di Stabia sono state comprati pacchetti di tessere con una sola carta di credito. La nuova “moda” e’ scoppiata in quasi tutti i circoli, da Mariglianella a Pomigliano fino a Poggioreale. L’analisi della commissione riguarda anche il contributo di iscrizione al partito (10 euro per tesserarsi) che molti circoli non hanno ancora inviato e stanno mandando a rilento.
politica
9 marzo 2017
Pd Napoli: scure su tessere online. Orfini, via vertici