Hanno sette e dodici anni le due bambine che facevano da guardia alla cocaina. Davanti al portone di ingresso della piazza di spaccio, di corso Vittorio Emanuele III, svolgevano il ruolo di sentinella nel feudo del clan dei Gionta. Dovevano assicurarsi che non ci fossero “sbirri” in giro e se arrivavano dovevano avvertire subito i pusher che nel frattempo, alle loro spalle, dietro il cancello grigio, spacciavano le dosi di cocaina. «Ma che dovete fare qua, non ci sta niente» hanno urlato alla vista dei poliziotti del commissariato di Torre Annunziata (agli ordini del dirigente Vincenzo Gioia) per cercare di dissuaderli dai controlli, ma e hanno fatto irruzione nell’abitazione ieri mattina. Le due baby-sentinelle nel quartier generale della camorra però non sono riuscite a fermare l’operazione che ha permesso di smantellare la piazza di spaccio gestita da Ino Aniello, 20enne ed esponente della famiglia dei Tittoni.
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