Al quinto giorno di “sciopero bianco” come lo ha definito chi ha incrociato le braccia, i vertici dell’azienda napoletana mobilità annunciano: «l’Anm chiede che le rivendicazioni sindacali in corso, che stanno provocando gravi disagi all’utenza, vengano immediatamente riportate nelle sedi opportune». «Altrimenti – afferma l’amministratore unico Alberto Ramaglia – saremo costretti a utilizzare tutti i mezzi a nostra disposizione e, se necessario, a denunciare i responsabili per interruzione di pubblico servizio». «Con il piano industriale 2017-2019 l’azienda ha compiuto uno sforzo concreto, riconoscendo il pagamento dei premi di produzione e impegnandosi per l’efficientamento anche attraverso la riorganizzazione aziendale. Uno sforzo che ora non vorremmo vedere vanificato – conclude Ramaglia – dalle azioni di agitazione a oltranza, che continuano a negare il sacrosanto diritto alla mobilità per migliaia di persone che pagano per il servizio». In effetti i disagi per l’utenza, al quinto giorno di soppressione corse, non sono pochi. Interi quartieri sono rimasti isolati da venerdì scorso poiché circa 800 autobus di Anm e Ctp sono rimasti nei depositi. Motivo? Le rivendicazioni degli oltre 3mila lavoratori, che storcono il naso di fronte al nuovo piano industriale che prevede tagli al personale e mobilità. A definire «inaccettabile» lo sciopero di questi giorni gli assessori Enrico Panini e Mario Calabrese, «perché il Comune di Napoli salva l’azienda dal baratro del fallimento. I lavoratori hanno tutte le garanzie sul versante salariale e occupazionale. I cittadini sono stati tenuti ostaggio per giorni e c’è chi pensa di farlo ancora ricorrendo a pericolosi escamotage». Dal canto suo l’Usb Campania ribadisce «la sua vicinanza alla lotta intrapresa dai lavoratori Anm. L’accordo siglato al Comune non rappresenta l’obiettivo prefissatosi dai dipendenti, ovvero, la lotta agli sprechi e alla creazione dell’azienda unica della Città Metropolitana». Intanto il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha inaugurato 25 nuovi bus: «Stiamo facendo uno sforzo gigantesco per ammodernare i mezzi pubblici per l’azienda di competenza regionale e convenzionate oltre che per risanare quelle pubbliche». I bus sono i primi dieci del terzo lotto della gara del 2015 che prevedeva l’acquisto in totale di 96 mezzi. «Ad aprile – ha concluso – faremo una nuova gara per acquistare altri 370 pullman, che entreranno in funzione nel 2018 e 2019».
CRONACA
15 marzo 2017
Stop ai bus, l’Anm: «Pronti a partire con le denunce se non si tornerà alla normalità»