Il figlio del boss di Scafati resta in carcere. La Cassazione, dopo una lunga discussione, ha rigettato il ricorso presentato per Gennaro Ridosso, finito in cella nel settembre del 2015 nell’ambito di un’operazione della Dda di Salerno insieme ad altre tre persone: agli indagati venivano contestati cinque episodi estorsivi (per un totale di 82mila euro), commessi a Scafati tra il 2008 e il 2010, ai danni di 3 commercianti ortofrutticoli e un imprenditore conserviero del luogo, nonché di una società milanese che gestiva i parcheggi comunali a pagamento. Ieri sera i giudici della Suprema Corte hanno rigettato l’istanza di Ridosso, difeso dagli avvocati Dario Vannetiello e Pierluigi Spadafora.
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