E’ stato sottoposto ad almeno sette interrogatori da oltre dieci funzionari turchi, tornando a casa dopo una vera e propria odissea. Ma nonostante tutto, Massimiliano Voza non si nasconde.
E anzi rivendica a gran voce le proprie idee, le stesse che ne hanno comportato l’arresto all’aeroporto di Istanbul per le sue simpatie filo-curde e la detenzione in cella per tutta la notte, in attesa del rimpatrio.
Appena atterrato a Roma, il sindaco di Santomenna si è sottoposto a quella che ha ironicamente definito la prima “intervista” post-viaggio in Turchia. «Ho bisogno di un caffè», ha detto, stremato, alle forze dell’ordine, che però lo hanno trattenuto per raccogliere informazioni su quanto accaduto.
+++ Leggi l’articolo completo OGGI in edicola su Metropolis Quotidiano +++