Napoli e’ “citta’ della pace”. E’ scritto nello statuto, da oggi modificato grazie ad una delibera approvata dal Consiglio Comunale. Ma la pace, tra i banchi del Consiglio e fuori, per la verita’ oggi c’e’ stata poco perche’ nella stessa seduta del Consiglio all’ordine del giorno c’era anche altro. C’era una proposta di Forza Italia che chiedeva di esprimere solidarieta’ alle forze dell’ordine rimaste ferite nel corso degli scontri verificatisi in occasione della visita del leader della Lega, Matteo Salvini, a Napoli. Una proposta sulla quale e’ piombato il no della maggioranza e del M5S. E cosi’ di pace, tra gli schieramenti, ne e’ rimasta davvero poca. Che questa delibera avesse creato dei ‘problemi’ in aula, e’ stato chiaro fin dalle prime battute in Consiglio. Da un lato il sindaco Luigi de Magistris che ha provato subito a mettere in chiaro che l’obiettivo non era quello di mettere in relazione la delibera “con la contingenza del momento”. “Questa delibera vola piu’ in alto, non mi piace che venga strumentalizzata”, aveva detto nel suo intervento in Consiglio nel corso del lungo e acceso dibattito. Secondo il primo cittadino ‘legare’ la modifica dello statuto alle violenze in cui e’ sfociata la manifestazione contro Salvini, lo scorso 11 marzo, sarebbe stata infatti “una polemica strumentale perche’ la citta’ di Napoli e’ parte lesa e il primo che ha leso politicamente la citta’ e’ stato Salvini”. “La nostra Giunta sara’ sempre contro ogni forma di violenza fisica, psicologica, morale e istituzionale”, aveva provato a ribadire. Ma quando il documento azzurro e’ stato bocciato, e’ scattata l’ira di Forza Italia. “Il valore della pace si persegue non si annuncia”, l’accusa del deputato e coordinatore FI della citta’ metropolitana di Napoli, Paolo Russo. “De Magistris getta la maschera. Facendo bocciare in Consiglio comunale gli ordini del giorno di Fi per esprimere solidarieta’ alle forze dell’ordine aggredite e bocciando l’ordine del giorno che invitava a costituirsi parte civile per i danni alla citta’, si rivela per quello che e’. Altro che pacifista e democratico”, aggiungono i responsabili della Consulta sicurezza di FI, Maurizio Gasparri e Elio Vito. Ed ancora, “De Magistris non e’ un uomo di pace, ma di parte”, sostiene Mara Carfagna, deputata e consigliere comunale a Napoli di Forza Italia, che sostiene: “Intende utilizzare questa iniziativa strumentalmente, un po’ per coprire le inefficienze della sua amministrazione e un po’ per solleticare la pancia di quella parte minoritaria, sempre piu’ minoritaria per fortuna, della militanza politica a quanto pare determinante per i destini dell’amministrazione comunale”. De Magistris rimanda le accuse al mittente. “Alcuni consiglieri hanno provato a strumentalizzare la delibera. Noi – ha spiegato – non abbiamo consentito che cio’ accadesse, motivo per cui abbiamo respinto ogni ordine del giorno, mozione ed emendamento che avrebbe potuto condizionare e strumentalizzare la nostra proposta e legarla alla contingenza per fare battaglie di consenso politico”.
CRONACA
20 marzo 2017
Napoli diventa “Città della Pace”. Bocciato plauso agli agenti feriti negli scontri di Fuorigrotta