Torre Annunziata. “Il Palazzo Fienga è un simbolo troppo importante per la camorra, facciamo presto a destinarlo ad attività sociali prima che la criminalità provi a rimetterci le mani”. E’ il parroco don Antonio Carbone a lanciare un appello alle istituzioni. Una corsa contro il tempo per chiudere nuovamente i varchi che sono stati aperti violando i sigilli dell’ex bunker della camorra di via Bertone. Venerdì scorso la scoperta, durante il sopralluogo delle forze dell’ordine, di due nuove botole nell’appartamento di Gemma Donnarumma, moglie di Valentino Gionta e l’altro invece nell’appartamento di suo figlio Pasquale. L’ex quartier generale del clan Gionta è stato inoltre completamente vandalizzato: pavimenti, stucchi e persino il camino di lady camorra smontato e i murales della Madonna della Neve e di San Pio portati via. “La camorra ha violato il palazzo – spiega don Antonio – continua ad ostentare un potere che ha perso e che non può e non deve riprendersi per questo la città deve continuare nella lotta alla criminalità, deve insistere e lo Stato deve fare presto a chiudere il palazzo ma soprattutto a riscattarlo. Siamo consapevoli – conclude don Antonio – che per abbatterlo ci sono dei costi e per recuperarlo il doppio di queste spese, ma iniziamo ad avvolgerlo con lenzuoli di legalità, affiggiamo disegni e fiori, non permettiamo alla camorra di riprenderselo”.