Castellammare. Dodici milioni e mezzo di euro di debiti. Questo lo stato passivo di Terme di Stabia, approvato dal giudice delegato del Tribunale di Torre Annunziata Valentina Vitulano, al termine di un lavoro durato quasi un anno e mezzo. In 362, tra fornitori, enti, lavoratori e professionisti hanno chiesto di essere ammessi al passivo, ma alla fine la lista dei creditori ne comprende 325 in attesa di sviluppi per la situazione degli ex manager.
Il quadro che emerge dalle ammissioni al passivo è desolante. Terme di Stabia era una società che non pagava nessuno, eppure chi era al vertice della partecipata del Comune prima del fallimento continuava a spendere soldi. Tra i creditori infatti spuntano società di autonoleggio, compagnie telefoniche, tipografie, aziende di ceramiche e persino un supermercato.
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