Castellammare. Un po’ alla volta stanno svuotando il cantiere. Altri 15 operai di Castellammare di Stabia nei prossimi giorni saranno costretti a raggiungere Monfalcone. Una deportazione continua di maestranze del cantiere stabiese che comincia a preoccupare e non poco i lavoratori diretti.
Sì, perché per le stesse mansioni nello stabilimento di Castellammare di Stabia vengono impiegati, da parte delle ditte dell’indotto, decine di extracomunitari.
C’è chi, forse fantasticando un po’, ci vede una strategia che indirizzerebbe sempre più il cantiere stabiese verso un ridimensionamento. Il punto è che le parole, i progetti, non coincidono con i fatti. Al termine della cassa integrazione, lo scorso 29 gennaio, c’era l’impegno di ridurre il numero degli operai diretti in trasferta, in attesa di cominciare la costruzione della Lhd, la nave multiruolo della Marina Militare.
In realtà, quelli costretti ad andare a lavorare negli altri stabilimenti del centro-nord Italia sono addirittura aumentati.
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