Torre Annunziata. «Non bisogna mai giudicare» e ancora: «assurdo, a 13 anni è solo una bambina ma i genitori invece di crescere i figli cosa fanno» e poi «è una questione di cultura, la gente non sa educare i propri figli, li mette al mondo per hobby e poi a casa non si affrontano argomenti così delicati».
La città di Torre Annunziata si divide e l’opinione pubblica si spacca sul caso della piccola che tra sette mesi diventerà mamma ad appena tredici anni. Una storia che spunta fuori dal rione a rischio dove la piccola è cresciuta con i suoi nonni e sui social il caso fa discutere. «Una bambina di 13 anni che deve ancora crescere, deve essere ancora educata a sua volta come può crescere un bambino? Per me sono incoscienti anche i genitori che lasciano a lei una scelta simile, so che l’aborto non è consentito dalla nostra religione ma in questi casi è necessario».
C’è invece chi sposa il coraggio della piccola: «sarà una madre coraggio, sicuramente cresciuta troppo in fretta e per questo all’altezza della grande sfida che dovrà affrontare. Chi ha sofferto ha una marcia in più, io sono dalla sua parte e sono pronta ad aiutarla».
Ma non mancano gli insulti e chi condanna la piccola: «Le ragazzine a quell’età non dovrebbero avere un fidanzato e invece oggi Facebook, i social e i selfie hanno rovinato le giovani generazioni, una situazione del genere ai nostri tempi sarebbe stata una tragedia invece tutto viene preso come un gioco, ma crescere un bambino è una cosa seria, una responsabilità».
Intanto il caso della piccola Cira è ora anche sotto i riflettori del Tribunale dei Minori che sta valutando le ipotesi di affido del bimbo. Per la legge infatti la piccola non potrà accudire sui figlio fino all’età di 16 anni e dovrà così essere affidato o ad una comunità o ad una terza persona che ne farà richiesta entro i tempi previsti per legge.
Solitamente, in questi casi, la domanda di affido viene avanzata dagli stessi familiari della madre, in tal modo da non strappare completamente il bimbo alla piccola. Insomma, un caso assurdo che di certo continua a far discutere.