Trans, sesso in strada e trasgressione. Emerge un altro spaccato dello stato di abbandono di via Civita Giuliana. La denuncia sulle condizioni della contrada, pubblicata ieri mattina su Metropolis quotidiano, ha spinto alcuni cittadini della zona a farsi avanti e a raccontare la paura con cui convivono ogni giorno. La stradina che conduce al cuore della contrada nasconde, infatti, un altro segreto. L’area dove sarebbe dovuta sorgere la passeggiata archeologica, nelle ore notturne, si popola di persone in cerca di trasgressione. «Già a partire dal giovedì in un vialetto chiuso al transito che fiancheggia la strada principale si vedono scene inenarrabili», ci ha raccontato un giovane residente del quartiere, «quando mi capita di rientrare a casa dopo la mezzanotte ho paura delle situazioni in cui potrei trovarmi. Diverse volte ho visto anche persone fare sesso all’esterno delle automobili». Approfittando del buio totale dell’arteria che collega via Nolana e i comuni di Torre Annunziata e Boscoreale, c’è chi si nasconde tra la vegetazione incolta per organizzare incontri hard. «Un paio di anni fa andammo dall’allora sindaco Nando Uliano per sottoporre la questione alla sua attenzione ma poi non ci furono interventi», continua il padre del ragazzo, «come genitori siamo preoccupati. Quello slargo diventa terra di nessuno, complice anche l’assenza della pubblica illuminazione». «L’area in questione è diventata punto di incontro già da diverso tempo. La zona è isolata e buia, si trasforma nella strada della trasgressione e come residenti siamo veramente snervati di questa situazione», incalza il cittadino. Non solo. A rendere insicura la strada anche le tantissime buche. «Con le auto siamo costretti a rallentare per evitare danni. Alcuni malviventi in scooter si nascondono ai lati della strada e aspettano il momento giusto per rapinare gli ignari passanti», conclude il residente, «servono interventi sulla viabilità, sull’illuminazione e sulla sicurezza. Siamo stanchi».
CRONACA
25 marzo 2017
Pompei. Sesso in strada ed eccessi a via Civita Giuliana: «Viviamo nella paura»