«Oggi mia figlia avrebbe 27 anni, ma è come fosse viva, perché subito dopo la sua morte abbiamo voluto donare i suoi organi. Questi sono stati 13 anni di battaglie, grazie al Comune che mi ha aiutato a trasformare questo luogo nella casa di 55 bambini di Forcella, che qui vengono a fare laboratori di cinema, teatro, inglese e informatica». Giovanni Durante è il “custode” di Piazza Forcella, in via Vicaria Vecchia, proprio a pochi passi da dove il 27 marzo 2004 trovò la morte sua figlia Annalisa. E lì ieri è stata inaugurata una doppia mostra permanente dal titolo simbolico: “Neapolis Time – Zona Ntl”. Le foto con i ritagli dei giornali di 13 anni fa, quando la morte della 14enne fece il giro del mondo. E quelle che ritraggono la Napoli di un tempo, che proprio tra quei vicoli ha le radici più antiche, con le sue tradizioni e i mestieri che oggi non ci sono più. Così in occasione del tredicesimo anniversario della morte della piccola Annalisa, l’assessore comunale alla Cultura Nino Daniele ha inaugurato l’esposizione realizzata dall’Associazione Durante in collaborazione con il Comune, sotto la direzione artistica del fotografo Pino Miraglia. La mostra si pone l’obiettivo di rendere sempre più la struttura un luogo della memoria e dell’impegno civile: uno spazio “a porte aperte e a tempo pieno”, dove svolgere attività di promozione e animazione culturale, scambi e incontri, visite scolastiche e turistiche, supportate da testimonianze documentali e fotografiche sulla storia della società partenopea. «Con questa mostra Forcella si candida a diventare un punto di partenza per i turisti – dice l’assessore Daniele – con la Biblioteca trasformata in una zona accogliente in grado di mostrare i volti della Napoli autentica, attraverso libri, cataloghi e fotografie sui vecchi quartieri, gli antichi mestieri, le personalità che l’hanno resa famosa nel campo artistico, i volti della società civile che operano quotidianamente per la legalità e che, con la propria opera, mettono in luce la voglia di riscatto di una Napoli che non si arrende». «“Neapolis Time” – sottolinea Giuseppe Perna, presidente dell’Associazione Annalisa Durante – costituisce una “zona a traffico non limitato”, aperta a tutti: una proposta innovativa per chi vuole approfondire le connessioni tra “Napoli, Turismo & Legalità”, che sorge nel territorio in cui perse la vita Annalisa e che è replicabile in altri quartieri, per trasformare le “zone di paura” della città in zone di vita, impegno e speranza». L’inaugurazione è stata preceduta da una commemorazione celebrata da don Tonino Palmese.
CRONACA
28 marzo 2017
Forcella ricorda Annalisa, il papà: «Lei è viva nel ricordo»