Sant’Antonio Abate. Legato a una catena corta e completamente abbandonato al suo destino un cane è stato salvato in seguito a un esposto anonimo che ne ha denunciato le condizioni critiche dell’animale. Uno stato di maltrattamento appurato dai carabinieri Forestale di Castellammare di Stabia, agli ordini del comandante Raffaele Starace, chiamati a intervenire in una zona periferica del comune di Sant’Antonio Abate.
Il cane, un meticcio, è stato raggiunto dagli uomini in divisa e affidato alle cure di un veterinario Asl. Il referto ha incastrato il padrone dell’amico a 4 zampe che è stato denunciato per maltrattamenti e ora rischia dai 3 ai 18 mesi. Al 50enne, F.S., è stata anche consegnata una multa per mancanza di microchip da applicare obbligatoriamente al cane. Quello che è considerato l’amico dell’uomo è stato, invece, trattato come il peggior nemico.
Il cane viveva in piena solitudine, in un piccolo spazio, legato a una catena piccola e senza possibilità di riparo. Salvato il cane è stato affidato a una persona che lo curerà in attesa di ulteriori disposizioni. In Italia, ogni giorno, vengono aperti ventiquattro fascicoli per reati in danno agli animali, uno ogni ora, ogni novanta minuti una persona viene indagata . Questi sono i dati che emergono dal rapporto sulle “Zoomafie – crimini organizzati contro gli animali”, realizzato dalla LAV (Lega Anti Vivisezione).