Sos discariche sul territorio di Pompei. Il Comune corre ai ripari. Nei giorni scorsi il dirigente del I settore Affari generali e finanziari, Eugenio Piscino, ha firmato una determina per la rimozione dei rifiuti illecitamente abbandonati a Pompei in via Ripuaria e altre zone. Le micro-discariche sono in continua crescita nelle periferie. L’atto in questione si riferisce, in particolare, a sei cumuli per un totale approssimativo di quasi una tonnellata e mezzo di rifiuti da prelevare. Le strade vanno liberate da spazzatura, ingombranti, materiale di risulta e potenzialmente pericoloso. Ma questa attività che coinvolge cumuli contenenti materiali inerti da demolizione e sostanze non assimilabili ai rifiuti urbani non rientra tra gli oneri contrattuali posti a carico del gestore del servizio rifiuti, la New Ecology s.r.l.
A segnalare la presenza delle discariche illecite sul territorio cittadino sono stati, di volta in volta, la stessa ditta, i vigili urbani ma anche i carabinieri. Tra le zone da ripulire via Ripuaria all’altezza del civico 70 dove sono abbandonati circa 500 chili di rifiuti inerti. Poi c’è via Mariconda all’altezza del civico 35 dove è stata denunciata la presenza di guaine bituminose. Rifiuti di varia natura sono stati segnalati a via Ponte Izzo. Mentre a via Mazzini, nei pressi della stazione delle ferrovie dello stato, è emersa la presenza di tubature contenenti amianto. Infine, nella zona di via Civita Giuliana e via contrada Civita Giuliana sono ammassati circa 400 chili di materiali di risulta di lavorazioni edili. L’onere dello smaltimento spetta al Comune che intende procedere velocemente a tutela della salute pubblica. La procedura prevede che venga richiesto un preventivo di spesa a quattro soggetti iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali presso il ministero dell’Ambiente e si proceda poi alla scelta sulla base del preventivo più conveniente per l’ente. Il servizio dovrà essere effettuato entro sette giorni dalla comunicazione dell’incarico. L’impegno di spesa previsto nel bilancio corrente è di seimila euro. Una procedura che probabilmente l’ente di Palazzo de Fusco si troverà a dover ripetere presto, visto il dilagare del fenomeno degli sversamenti abusivi sia nel centro cittadino sia nelle tante periferie che abbracciano il territorio di Pompei.