«Quanto accaduto in occasione delle festività pasquali, relativamente alla gestione dei trasporti regionali, è un segnale importante e va colto in tutto il suo significato». A dirlo è il Presidente di Confindustria Campania Costanzo Jannotti Pecci, commentando l’iniziativa del presidente dell’Eav Umberto De Gregorio. «Aver deciso di richiamare al loro senso di responsabilità i lavoratori e rimarcare il ruolo decisivo che il trasporto pubblico riveste per l’immagine del nostro Territorio e per il rilancio dell’economia territoriale è un segnale più che importante, un cambio di rotta e di mentalità» ha proseguito il Presidente Jannotti Pecci. «È stata fornita risposta ad un numero straordinario di turisti che nei giorni di Pasqua hanno potuto soggiornare nella nostra regione senza subire disagi. Una scelta coraggiosa quella del Presidente De Gregorio che rimarca come anche le aziende pubbliche possono e devono essere considerate imprese a tutti gli effetti a servizio del cittadino».
Eppure non mancano polemiche. E’ presidente di Forza Italia in consiglio regionale Armando Cesaro ad attaccare l’azienda: «Dodicimila treni in puntuale ritardo nel 2016, oltre 4.800 le corse saltate. I dati Eav sul servizio Circumvesuviana trasmessi a Palazzo Santa Lucia confermano la nostra tesi: il servizio è davvero pessimo, come si evince anche dal preconsuntivo Eav. Tant’è che, come anche ben denunciato da Repubblica, nel 2015 i treni con attese per oltre un quarto d’ora erano poco più di 3mila mentre nel 2016, nell’era di Umberto De Gregorio, questa cifra ha toccato 4.662. Un record negativo mai registrato». Per Cesaro «è quanto meno inspiegabile come ad un miglioramento della situazione finanziaria corrisponda un tracollo della qualità del servizio. Il fatto più grave – aggiunge Cesaro – è che, a fronte di un trasporto su ferro che ha potuto avvantaggiarsi perfino delle diverse decine di unità trasferite dalla fallita Eavbus, per tamponare le costanti soppressioni dei treni si è dovuto ricorrere a corse straordinarie, ben 575 nel 2016 (ne erano 271 nel 2015), con tutto quel che ne consegue in termini di costi aggiuntivi. Tutto ciò – conclude il capogruppo regionale campano di Forza Italia – accade quando, nonostante si disponga di nuovo materiale rotabile ricevuto dalla precedente amministrazione, manca una visione strategica, un minimo di capacità manageriale, quando si pensa di più, o solo, alla propaganda politica anziché preoccuparsi seriamente del mestiere per il quale si è profumatamente pagati e, soprattutto, del diritto alla mobilità dei cittadini».
CRONACA
19 aprile 2017
Caos Circum, ira Forza Italia: «Nel 2016 ben 12mila corse in ritardo e 5mila saltate». Ma Confindustria loda gli straordinari di Pasqua