A sorpresa, fuori dai tempi canonici previsti dalle procedure, la difesa di Francesco Schettino ha chiesto ai giudici della Quarta sezione penale della Cassazione di poter far vedere in aula, alla prossima udienza fissata per venerdì 12 maggio, un video che sarebbe stato girato dallo stesso Schettino, o che è comunque in suo possesso, e che dimostrerebbe che da parte dell’ex comandante della ‘Concordia’ non c’è stato abbandono della nave. Il pg della Cassazione Francesco Salzano si è opposto alla richiesta in quanto presentata fuori termine – “doveva essere presentata nei giorni scorsi in cancelleria”, ha detto – e gli ‘ermellini’ si sono riservati la decisione che faranno conoscere alla prossima decisiva udienza, quando verrà pronunciato il verdetto.
“C’è stata nella sentenza di condanna una assoluta mancanza di puntuale verifica di ogni singola evenienza, una totale mancanza di approfondimento tecnico. Tutta la vicenda giudiziaria si è incentrata su Schettino definito ‘criminale’ quando invece si è trattato di un incidente. Tutto è ruotato e ruota attorno a Schettino dipinto come uno ‘sborone’ e sempre inseguito dalle telecamere tanto che anche io avevo difficoltà ad entrare in aula. Il suo ruolo è stato deciso a tavolino. Lo si accusa anche di essersi messo in salvo: mentre la nave stava cadendo si pretendeva che lui facesse la cariatide e la tenesse su! Schettino è il colpevole ‘ideale'”. Lo ha sottolineato, polemicamente, nella sua arringa in Cassazione l’avvocato Donato Laino che difende l’ex comandante della ‘Concordia’ condannato a sedici anni e un mese di reclusione per il naufragio del Giglio che provocò 32 vittime.
CRONACA
20 aprile 2017
Schettino chiede ai giudici di mostrare un video inedito, la difesa punge: «Il capitano è il colpevole ideale»