Torre del Greco. La notizia dello stupro avvenuto in un sottoscala della stazione Circum di villa delle Ginestre ha innalzando ulteriormente la tensione sociale all’ombra del Vesuvio. In una città già alle prese con l’incubo-sbarchi di 300 profughi e rifugiati la violenza sessuale consumata da un nigeriano di 28 anni ai danni di una connazionale di 18 anni è stata la classica scintilla capace di accendere un vespaio di polemiche: decine i velenosi commenti a sfondo razziale postati sulla pagina facebook di Metropolis Quotidiano, con espliciti inviti a «lasciare le bestie a casa loro» e a non «importare nuovi delinquenti». Una pericolosa deriva anti-stranieri, alimentata dalle simpatie “leghiste” del sindaco Ciro Borriello e dalla campagna contro gli immigrati promossa – attraverso manifesti e gazebo in piazza – dagli attivisti di Forza Nuova.
Emergenza sicurezza
Ma accanto alla rabbia xenofoba c’è chi sottolinea le preoccupanti condizioni di sicurezza in cui versano le diverse stazioni della Circum dislocate sul territorio. «La videosorveglianza non funziona e i controlli di carabinieri e polizia sono ridotti praticamente a zero – si lamentano i pendolari-internauti – Qui le divise si vedono solo quando si verificano furti o rapine».