«Ogni volta il sindaco dice che è stato votato dai cittadini. Beh. Allora lo dico. Nelle elezioni Comunali di Sorrento hanno avuto un ruolo decisivo le cooperative e gli affidamenti». Bum. Un attacco durissimo con accuse non troppo velate quelle che l’ex sindaco Marco Fiorentino rivolge direttamente al primo cittadino Giuseppe Cuomo. Si sfiora la rissa verbale tra i due “nemici” durante una seduta di consiglio comunale fiume, durata oltre cinque ore, che porta all’approvazione del bilancio di previsione 2017 e al piano triennale delle opere pubbliche 2017/2019 ma con qualche intoppo. Cuomo, inizialmente, non abbandona il suo aplomb ma anche lui sgancia missili. «La mia amministrazione vanta una trasparenza mai esistita prima. Non temo niente e nessuno» dice riferendosi al suo predecessore. L’invito a Fiorentino è quasi una provocazione: «Se lo ritiene opportuno faccia delle denunce, non temo nulla. Deluso dal tono usato, ricorda qualche vecchio esponente di minoranza». Tutto va in onda sotto gli occhi increduli di consiglieri e dirigenti comunali che seguono la disfida in diretta in una sala consiliare che si trasforma in un ring.
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