Castellammare. In questi giorni il capo del personale ha firmato almeno altre 20 determine per mandare in pensione altrettanti dipendenti comunali. Un “fuga” involontaria e obbligata da Palazzo Farnese che fa scattare il campanello d’allarme. I pensionamenti non sono di certo finiti qui, così entro il prossimo anno il personale sarà ridotto di almeno il 50%. Dai seicento e passa si passa a 300 tra impiegati, operai e dirigenti.
Almeno per il 2017 il Comune sarà costretto a ridisegnare la pianta organica sulla base dei 300 dipendenti che resteranno in servizio, senza la possibilità di dare vita a concorsi, che risulterebbero troppo lunghi per coprire le falle lasciate dal pensionamento dei dipendenti.
Nel corso di quest’anno quindi si potranno assumere 15 dipendenti, ma si cercherà di farlo attraverso lo scorrimento della graduatoria dei vigili urbani e attraverso la mobilità volontaria da altri enti pubblici. Un rimedio che al momento porterebbe qualche rinforzo in più agli uffici comunali.
Lo stop dei concorsi è dovuto anche al dissesto finanziario, dichiarato dall’amministrazione guidata da Nicola Cuomo nel dicembre del 2013. Una scelta che ha tenuto ingessate le casse comunali per diversi anni e che continuerà a farlo anche in futuro. Senza il dissesto l’amministrazione avrebbe potuto contare su altre cinque assunzioni almeno a stretto giro, invece dovrà accontentarsi di 15 nuovi innesti.
Solo a partire dal 2018 si potrà pensare di pubblicare i primi concorsi per forze fresche al Comune stabiese. Ci sarà da ridisegnare tutta la pianta organica, anche con personale specializzato. Di certo non saranno assunti operai o comunque dipendenti di categorie A e B. Si ripartirà da impiegati e funzionari, cercando di esternalizzare ai privati i servizi di manutenzione che fino questo momento sono restati in capo al Comune di Castellammare.
Una rivoluzione per cui c’è bisogno ancora del tempo. Ma tutti attendono concorsi per sperare in un posto al sole a Palazzo Farnese. Ci sono tanti giovani professionisti a sperarlo, ma i concorsi tardano ad arrivare.