In lacrime. Dal lettino dell’ospedale del Loreto Mare di Napoli la 28enne piange e continua a ripetere «non mi voleva uccidere». Perdona suo marito, 43enne, per il folle gesto, per aver impugnato il cric e aver tentato di ucciderla. Si rivolta tra le lenzuola mentre i medici provano a calmarla e nel frattempo a prestare le cure necessarie. Le sue condizioni sono stabili: per ora resta in prognosi riservata, ha numerose ferite al capo, e lesioni interne, undici punti circa e il volto e il corpo tumefatto. «Per quello che le ha fatto è una miracolata» spiegano i medici nel corridoio. Ma quello che è accaduto martedì sera la donna non lo ha dimenticato, anzi.
Il racconto dall’ospedale
«Ha passato una notte molto agitata – spiegano dalla struttura partenopea – è fuori pericolo ma per l’intera notte ha mormorato che suo marito non voleva ucciderla».
Una storia assurda iniziata martedì sera quando i due, Kamal Mostafa, bengalese, con la compagna si trovavano a bordo del furgone con il quale ogni giorno fanno tappa nell’hinterland vendendo abbigliamento. Un’attività da ambulanti che portano avanti da anni, da quando i due sono arrivati in Italia, e hanno messo su famiglia, appunto, a Torre Annunziata.
E anche martedì erano insieme come sempre ma qualcosa non sembra andare per il verso giusto.