Torre del Greco. Quattro milioni di euro da spalmare su diversi capitoli “strategici” del bilancio comunale prima di lasciare palazzo Baronale e preparare l’ennesima campagna elettorale della sua carriera politica. Le azioni del sindaco Ciro Borriello sono già proiettate al prossimo autunno, ma – in attesa del voto – c’è un pensiero fisso in testa all’ex deputato di Forza Italia: collocare adeguatamente il “tesoretto” degli avanzi da amministrazione, in modo da avere ulteriori margini di manovra fino a settembre.
Il passaggio in aula
Un’idea chiara – già trasformata in realtà a gennaio del 2016, dopo la famosa cena di maggioranza in un noto locale di Sant’Antonio – ma difficile da realizzare senza il sostegno degli alleati. Perché l’assestamento dovrebbe essere votato in consiglio comunale e «in questo momento – sottolinea Ciro Borriello, con il sorriso di chi è convinto di avere già la soluzione in tasca – mi sembra di non avere i numeri per affrontare la prova dell’aula». Uno scoglio fino a oggi superato come fosse un “dettaglio”, attraverso stratagemmi e trucchetti in grado di trascinare l’avventura-bis a palazzo Baronale del chirurgo plastico con la passione per la politica fino al capitolo conclusivo: «Dei quattro milioni, uno andrebbe assegnato alle politiche sociali perché già previsto e perché in caso contrario andrebbe perso a dicembre del 2017 – i calcoli del primo cittadino – mentre i restanti tre milioni potrebbero essere utilizzati per portare avanti le iniziative in corso d’opera o programmare ulteriori interventi per la città».
Il cronoprogramma
Non a caso, Ciro Borriello ha già avviato le consultazioni con gli alleati “ballerini” per provare a mettere insieme i numeri necessari a strappare l’ultimo pass prima delle vacanze estive e – verosimilmente – prima di staccare la spina all’amministrazione comunale. Inizialmente, la data-clou era stata individuata nel 12 giugno – in modo da convocare un’unica seduta dell’assise, coincidente con quella richiesta dall’opposizione – ma poi l’ex deputato di Forza Italia ha deciso di prendere qualche giorno di tempo in più per le trattative. Perché l’eventuale sì alla ridistribuzione degli avanzi di amministrazione potrebbe rappresentare il volano ideale per preparare la futura campagna elettorale.
Gli inviti dell’opposizione
Intanto, il 7 giugno si andrà in aula per istituire la commissione d’accesso relativa ai lavori eseguiti con i fondi europei promossa dalla minoranza. «Vedremo come andrà a finire», si lascia sfuggire il sindaco, lasciando intendere di avere già messo a punto la strategia per mandare gambe all’aria la seduta. E al capogruppo del Pd arrivato a chiedere le sue dimissioni per consentire alla città di tornare alle urne e scegliere un sindaco concentrato solo su Torre del Greco risponde seccamente: «Se sono capaci, mi mandassero a casa – l’affondo di Ciro Borriello – Altrimenti, si rassegnino a “sopportare” chi ha battuto la loro candidata e portato poi avanti una lunga serie di progetti capaci di trasformare la nostra città. A chiacchiere sono bravi tutti, ma fino a oggi l’unico in grado di trasformare le parole in fatti è stato il sottoscritto».
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