Torre del Greco. «Si faccia del futuro degli ex Molini Meridionali Marzoli e della destinazione dell’ex orfanotrofio della Santissima Trinità tema di discussione in vista della stesura dei programmi elettorali delle prossime amministrative, che appare certo si terranno nel 2018». Non usa mezzi termini il presidente del Polo Artistico Torrese, Antonio Crispino, nel riprendere uno dei punti più cari della sua agenda di impegni per la città. «Nonostante la città sia ferma al palo, con un sindaco pronto a trasmigrare a Roma, Ciro Borriello pensa di potere vendere un patrimonio immobiliare unico come gli ex Molini Meridionali Marzoli. Una speculazione edilizia di chi, per sua stessa ammissione, è un primo cittadino molto pro tempore senza il sostegno di una maggioranza politica. Allora, fermiamo questa vendita e fermiamo sul nascere l’idea di un museo senza spazio e tempo che si vorrebbe istituire nei locali riqualificati con i fondi di Più Europa che si trovano a ridosso della chiesa dell’Annunziata».
Non solo: il presidente del Polo Artistico Torrese rilancia l’idea di fare di questi luoghi punti di aggregazione, in particolare giovanili: «L’ex Orfanotrofio sarebbe un ideale polo sociale e culturale per i ragazzi. All’interno di quei locali, chiusi dopo un’apertura fasulla coincisa con l’interessante convegno sui 150 anni dei rapporti tra Torre del Greco e Giappone, vedrei bene la sede del Forum dei Giovani, un Corner Job, uno sportello Informagiovani e una sala per rappresentazioni e prove teatrali».
Dibattito che Antonio Crispino rimanda alla prossima campagna elettorale: «I futuri candidati sindaco – spiega – dovranno mettere tra i loro punti la valorizzazione dei locali della Santissima Trinità e idee-progetto per rilanciare gli ex Molini. Per questi ultimi vedrei bene un sito turistico, da abbinare allo conversione del nostro porto in uno scalo di attrazione per gli stranieri, che potrebbero sfruttare la posizione baricentrica nel Golfo di Napoli». L’ultima stoccata di Antonio Crispino è per il primo cittadino e la sua coalizione: «Il sindaco continua a minacciare dimissioni e cambi di maggioranza, mentre i suoi consiglieri pretendono solo visibilità, a discapito della città. In uno scenario del genere, sperare che questa amministrazione chiuda la propria esperienza con qualcosa di tangibile è decisamente utopistico».