Quindicimila euro di spese per i carcerati e una cifra più modesta da accantonare per far crescere il clan. Gestione operativa per il presente dell’organizzazione criminale e investimenti per il futuro con tanto di mire espansionistiche da parte del neoreggente Luigi Della Grotta. Eccolo qui il bilancio dei Gionta tra costi fissi e investimenti, così come lo traccia l’esattore del pizzo Oreste Palmieri (detto Salvatore) in una delle tantissime intercettazioni ambientali che sono alla base dell’inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli, culminata in 12 arresti e che ha portato i carabinieri del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata, agli ordini del colonnello Filippo Melchiorre, a scoprire 20 episodi di presunta estorsione aggravata ai danni di 14 ditte e negozi in città.
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