Gli incendi nel Parco Nazionale del Vesuvio, dell’estate appena trascorsa, hanno marchiato per sempre i versanti del vulcano che domina il golfo di Napoli. Cicatrici indelebili sulla pelle di quel gigante che dall’alto guarda tutta la provincia di Napoli. Duemila ettari di terreno sono andati bruciati, alcuni in maniera irrimediabile e per cui ci vorranno decenni per la fioritura.
Altri, invece, si sono salvati. Spettatori inconsapevoli, e indenni, dello scempio perpetrato dalla mano dell’uomo. Un disastro che ha messo in ginocchio i tredici comuni del Parco. Da quel disastro, però, centinaia di alberi sono stati salvati. Le fiamme non li hanno bruciati. Ma se la mano scellerata dell’uomo che ha generato le fiamme non li ha interessati, ora gli alberi “salvi” sono oggetto di furto e di taglio fuorilegge.
Li chiamano “boscaioli-sciacalli”, quelli che nelle ultime settimane si stanno accanendo sugli alberi del Parco Nazionale del Vesuvio. Armati di motosega provano a tagliare i fusti rimasti in piedi dopo l’inferno di fuoco e fiamme che per tutto il mese di luglio si è scatenato lungo i sentieri dell’area protetta. Successivamente quei pini ridotti a brandelli, diventano merce preziosa da rivendere al mercato. E per poche centinaia di euro, si distrugge nuovamente un patrimonio naturale e inestimabile. Le continue denunce tra i comuni di Trecase e Boscotrecase dell’ultimo periodo – sono già 6 le segnalazioni arrivata agli inquirenti – hanno indotto i carabinieri del gruppo forestale del Parco Nazionale del Vesuvio. Gli uomini in divisa hanno intensificato l’attività di controllo nelle pinete del Parco, sul versante a nord dei due comuni dell’area Vesuviana.
Nei giorni scorsi il blitz che ha permesso agli inquirenti di bloccare e denunciare un 32enne che aveva tagliato due pini protetti. Armato di motosega, e in compagnia di due complici che alla vista delle forze dell’ordine sono scappati via per i sentieri del Parco, gli uomini in divisa hanno bloccato in via Cifelli un 32enne di Trecase. Dovrà rispondere dell’accusa di taglio abusivo di legna. L’area dove il boscaiolo-sciacallo stava operando è stata posta sotto sequestro, come le motoseghe rinvenute al momento dell’arrivo dei carabinieri del gruppo forestale del Parco Vesuvio di Boscoreale.
CRONACA
27 settembre 2017
Distruggono gli alberi sopravvissuti ai roghi, caccia ai boscaioli-sciacalli del Vesuvio