Ottobre in nome di Shakespeare al Bellini di Napoli. Via le poltrone centrali, il palco arriva fino a metà della platea, così il teatro di via Conte di Ruvo si trasforma nel “Globe Theatre” di Londra, il teatro del bardo dove gli attori sono assai vicini al pubblico e i toni alti e bassi si mescolando. Così ogni sera vanno in scena una tragedia e una commedia dell’immortale autore. Funziona così il “Glob(e) al Shakespeare”, la più recente produzione della Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini.
Il progetto, ideato da Gabriele Russo, mira ad affermare l’universalità del teatro coniugando l’essenza atemporale dell’opera di Shakespeare con temi e linguaggi della scena contemporanea: 6 opere del grande drammaturgo vengono proposte in 6 riscritture realizzate per l’occasione dai più innovativi autori del panorama odierno e portate in scena da 6 registi e un cast di 52 attori, in un’allestimento unico realizzato “alla maniera” di Shakespeare. Infatti, partendo da una concezione dinamica dello spazio teatrale, in occasione di Glob(e)al Shakespeare la struttura all’italiana del Teatro Bellini viene modificata, guardando all’assetto a pianta centrale del Globe Theatre di Londra, il teatro del Bardo: la sala viene privata delle poltrone centrali e la scena collocata al centro della platea, riducendo sensibilmente la distanza tra pubblico e attori. Per evocare la commistione di linguaggi propria del teatro secentesco (in cui convivevano lo stile “alto” e quello “basso”), ogni sera vanno in scena una tragedia e una commedia che dialogano tra loro come se fossero due atti dello stesso spettacolo che, a sua volta, è strettamento connesso con il resto del progetto, con cui condivide identità e spazio scenico.
Glob(e)al Shakespeare è andato in scena lo scorso giugno nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia 2017.
Dal 10 al 15 ottobre e il 26 ottobre 2017 in scena ci sarà la “coppia” Giulio Cesare/Una commedia di errori. Dal 17 al 22 ottobre e il 24 ottobre 2017 sarà la volta di Tito/Le allegre comari di Windsor.