Sono entrati nel minimarket di via Turati poco prima che l’esercizio commerciale chiudesse, quando il locale era semivuoto e all’interno del negozio specializzato nella rivendita di articoli per la casa, oltre ai cassieri, c’erano gli ultimi clienti.
Era tutto pronto per la chiusura del locale dopo l’ennesima ed estenuante giornata di lavoro. E invece, poco prima delle 21, due persone entrano a volto coperto, impugnando una pistola. Terrorizzano lavoratori e quei pochi clienti rimasti all’interno del minimarket. La rapina a mano armata di martedì sera riaccende i riflettori sull’emergenza sicurezza in periferia. Due uomini armati di pistola hanno fatto irruzione in un negozio di articoli casalinghi, arraffando tutto quello che era possibile. «Dammi i soldi dell’incasso. Subito», dicono in dialetto al cassiere terrorizzato. E mentre minacciano i lavoratori, tutti di nazionalità cinese, puntano anche una pistola al volto del lavoratore che di lì a poco avrebbe consegnato l’incasso della giornata ai malviventi. Un raid che dura pochi minuti, il tempo al cassiere di inserire il codice e tirare fuori i soldi dal registro di cassa. Il bottino è povero, poche centinaia di euro. Dopo aver portato via tutti i soldi dalla cassa i due rapinatori sono scappati via a bordo di uno scooter, avevano il volto coperto. A 24 ore da quell’assalto armato da poche centinaia di euro resta la paura tra i dipendenti dell’azienda. Quel minimarket di via Turati non era mai stato oggetto di episodi del genere. «Siamo stati colti di sorpresa», dicono i lavoratori del negozio per casalinghi gestito da cittadini di nazionalità cinese. Sul raid indagano i carabinieri della stazione di Poggiomarino, allertati sul posto dagli stessi titolari del negozio di articoli per la casa. Gli uomini in divisa stanno cercando di ricostruire le fasi salienti della rapina, provando a risalire ai banditi che martedì sera hanno seminato il terrore in un minimarket di Poggiomarino.
CRONACA
19 ottobre 2017
Rapina a mano armata in un minimarket di Poggiomarino