Un piccolo gruppo di giovani senza lavoro, con tante idee ma niente soldi, e una parrocchia che decide di investire su quel sogno. Nasce cosi’ “Il Mulino di Gragnano”, un pastificio che oggi produce pasta di qualita’ e che riesce a vendere anche fuori dai confini nazionali. “E’ una delle 402 ‘best practice’ che verranno presentate a Cagliari”, annuncia don Fabiano Longoni, responsabile dell’Ufficio Lavoro della Conferenza Episcopale Italiana. L’esperienza sara’ portata alla Settimana Sociale, l’appuntamento della Chiesa italiana dedicato al lavoro che si svolgera’ a Cagliari dal 26 al 29 ottobre. “I parrocchiani hanno creduto in questo progetto, hanno raccolto il denaro e finanziato la start-up. E c’erano anche in quel gruppetto giovani che rischiavano di finire nella malavita”, racconta il sacerdote sottolineando invece come sia diventata una storia di successo. Forse oltre ogni piu’ rosea aspettativa. Un paio di anni fa sei ragazzi (Francesca, Raffaele, Alfredo, Luigi, Cristian e Agostino), non ancora trentenni, si incontrano nella Parrocchia San Leone II di Gragnano (Napoli) dove sono cresciuti. Vogliono crearsi un futuro e pensano che una strada possa essere la pasta, risorsa importante della loro zona. All’inizio costituiscono un’associazione con l’obiettivo di valorizzare il prodotto base della dieta mediterranea attraverso eventi. Poi, anche grazie al sostegno degli animatori di Comunita’ di Progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, decidono di fare un passo in piu’: aprire un pastificio tutto loro. Ma per avviare un progetto di questa portata servono i soldi che loro non hanno. E sono allora i parrocchiani a mettere mano al portafoglio per sostenere il progetto. Un prestito senza interessi da rendere se e quando sara’ possibile. Macchinari all’avanguardia e la scelta di una delle migliori semole italiane fanno il resto. “E cosi’ il 2 ottobre 2015 il sogno e’ diventato realta’”, sottolineano i giovani protagonisti della storia nel loro sito web. Una storia di lavoro positiva che arriva dal Sud “dove ci sono esperienze positive, molto di piu’ di quello che si possa credere”, riferisce don Longoni. E infatti delle oltre 400 esperienze positive selezionate per il convegno della Cei, il 42% arriva dal Sud, il 34% dal Nord e il 24% dal Centro.
CRONACA
23 ottobre 2017
Quando la Chiesa crea impresa, il caso Gragnano Pastificio