E’ stata la fiction trasmessa su Raiuno, “Sotto Copertura, la cattura di Zagaria”, a offrire a Serrapica una valvola di sfogo per condividere la sua storia. Anche perché nella serie tv c’è pure un volto noto di Gragnano, Erasmo Genzini, giovane attore e manager dell’azienda di costumi di famiglia, premiato anche di recente dall’amministrazione Cimmino. Così Serrapica ha riavvolto il nastro e ripercorso quel periodo. «Zagaria aveva 22 anni, un lavoratore vero, molto affabile». Sono i primi passi dell’ascesa di quello che sarebbe diventato il capo dei Casalesi. «Era il 1978, ero un funzionario regionale addetto alla supervisione della costruzione della metropolitana – racconta Serrapica -. L’appalto per la realizzazione dello scavo in piazza Medaglie D’Oro lo vinse la società della famiglia Zagaria e, per diversi anni, ho lavorato e visto lavorare Michele e il fratello Pasquale ma anche i cugini Vincenzo e Raffaele». Il boss, quando è al lavoro, si dà da fare. «Arrivava prima di tutti, alle 7.15 del mattino, e prima di andare in cantiere ci fermavamo con altri operai al bar “Maria” di piazza Medaglie D’Oro per fare colazione. Molto attivo sul lavoro, era generoso con gli operai. Arrivava a bordo della sua auto, una Golf di colore bianco, ed era armato: aveva regolarmente il porto d’armi e al suo fianco sporgeva una colt.
CRONACA
2 novembre 2017
Gragnano. Serrapica: “Zagaria arrivava nel cantiere della metropolitana armato”