Lanciato con un’operazione di guerrilla marketing, che ha visto anche Napoli protagonista, da poco più di due settimane è disponibile in Italia negli store online, nei negozi delle catene di elettronica di consumo e in quelli dei tre operatori di telefonia, il Mate 10 Pro, il nuovo top di gamma della Huawei. L’attuale campagna pubblicitaria, che ha come claim “I AM WHAT I DO”, sottolinea la presenza, per la prima volta in uno smartphone della multinazionale cinese, dell’AI (intelligenza artificiale), in grado, nel tempo, di ottimizzare le prestazioni del device, “apprendendo” dall’utilizzo che il possessore ne fa.
Nella confezione, oltre il telefono, trovano posto il carica batteria veloce (tecnologia SuperCharge certificata TÜV Fast-Charge Safety: 20 minuti di ricarica bastano a coprire un’intera giornata), un cavo USB type C, degli auricolari in ear di buona fattura con attacco type C, una pellicola proteggi schermo, già applicata, ed un’utile cover in plastica semirigida trasparente.
Design elegante e di grande impatto visivo per la scocca unibody ricoperta sia frontalmente che sul retro da resistente Gorilla glass, la cui curvatura su tutti e quattro i bordi posteriori è stata ottenuta grazie ad un’innovativa tecnologia, che permette di portarlo ad una temperatura di 700°C per plasmarlo. Le dimensioni (larghezza: 74,5 mm, altezza: 154,2 mm, spessore: 7,9 mm), nonostante un peso (178 g) non proprio piuma, lo rendono maneggevole e con un’ergonomia ottimizzata dal fatto che lo schermo, essendo un 18:9, ha una cornice ridottissima. Due le colorazioni disponibili, Midnight Blue e Titanium Grey.
Con un rapporto screen to body di quasi l’81%, la faccia anteriore è quasi interamente occupata dal display FullView, eccezion fatta per due sottili strisce, di cui quella in basso vede la presenza del solo logo HUAWEI, mentre in quella posta in alto sono integrati, da sinistra verso destra, un led di notifica, i sensori di prossimità e luminosità, la capsula auricolare e la fotocamera anteriore. Lungo il bordo laterale, in alluminio: a destra, il bilanciere del volume ed il tasto di accensione/blocco; a sinistra, il cassettino estraibile per due SIM in formato nano; in basso, lo speaker di sistema, i due microfoni principali, e una porta USB Type-C; in alto, il microfono secondario e una porta ad infrarossi.
Sul retro, in una fascia in alto di colorazione tone su tone, leggermente sporgenti, gli obiettivi sovrapposti della dual camera, affiancati dal doppio flash led e dal sensore laser per la messa a fuoco; poco più sotto, il sensore di impronte digitali, che, veloce e affidabile nel riconoscimento, può essere utilizzato anche per muoversi, tramite swipe, nell’interfaccia utente.
Classificato con un rating IP67, secondo lo standard IEC 60529IP67, il Mate 10 Pro è resistente all’acqua e alla polvere.
Il display è un 6 pollici, OLED, con risoluzione FHD+ (2160×1080 pixel) e una densità di 402 ppi. Neri profondi, e colori vividi con possibilità nelle impostazioni di regolarne intensità e temperatura. Elevato contrasto (70000:1), luminosità tale da assicurare un’ottima leggibilità, anche sotto la luce diretta del sole, ampi angoli di visione. Nessun problema se si indossano occhiali da sole, grazie alla doppia polarizzazione dello schermo. Utile la modalità eye protection, che, quando è attivata, filtra la luce blu per affaticare meno gli occhi durante le ore notturne. Supportata la tecnologia HDR10, che migliora l’esperienza visiva con contenuti video compatibili.
Il processore on board è il nuovo Kirin 970, un octacore (4*Cortex A73 2.36 GHz + 4*Cortex A53 1.8 GHz), poco energivoro grazie al processo produttivo a 10 nm. A supporto 6 GB di memoria RAM LPDDR4X e la GPU Mali-G72MP12 a 12 core. La memoria interna UFS 2.1 è da 128 GB, non espandibile.
Il Kirin 970 integra un coprocessore i7 per la gestione dei sensori e, soprattutto, un’unità di elaborazione neurale dedicata (NPU), a supporto dell’Intelligenza Artificiale, che è più efficiente e performante in quanto lavora in autonomia rispetto all’elaborazione standard su cloud. Tutto questo si traduce nella capacità di elaborare oltre 2000 immagini al minuto, riconoscere più accuratamente i volti, identificare gli oggetti inquadrati e gli scenari, sfocare più accuratamente lo sfondo, migliorare gli scatti in condizioni di scarsa luminosità, e, inoltre, fornire suggerimenti legati al contesto (ad esempio suggerire il filtro di luce blu quando si sta leggendo in un ambiente buio), migliorare la qualità audio delle chiamate telefoniche, quando si è in ambienti rumorosi o si parla a bassa voce, fare la traduzione simultanea, allocare al meglio le risorse, tenendo conto delle abitudini di uso del possessore del telefono. Queste ed altre le circostanze in cui interviene l’AI, in attesa che, a breve, vengano implementate nuove funzionalità e app che sfruttino le capacità della NPU.
Le prestazioni, durante la nostra prova, sono state eccellenti, con avvii fulminei e grande fluidità, assenza di lag o impuntamenti, nell’utilizzo di app, nella navigazione web, nella fruizione dei contenuti multimediali e nel gaming, anche 3D. Anche se messo sotto stress, non si sono mai registrati aumenti di temperatura anomali.
La batteria integrata da ben 4000 mAh ci ha consentito di arrivare alla fine di un’intensa giornata di utilizzo con un’autonomia residua di quasi il 40%. Un utilizzo normale del dispositivo, sfruttando anche le opzioni di risparmio energetico, consente di non ricaricare per almeno due giorni.
Ottima la qualità delle chiamate telefoniche, grazie a un sezione radio con un segnale telefonico stabile, anche in viaggio su treni ad alta velocità, a microfoni molto efficienti, a capsula auricolare e a vivavoce dall’elevata resa. Il Mate 10 Pro è un dual SIM dual standby, tramite impostazioni è possibile scegliere la SIM predefinita per dati, chiamate e messaggi ed attivare l’inoltro automatico quando si utilizza una sola delle due SIM.
Per quanto riguarda la connettività sono presenti 4G LTE (con supporto a 4G+ solo sulla SIM principale), Wi-Fi 2.4G / 5G, 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.2 con supporto BLE, NFC. Per la navigazione turn-by-turn, sono supportati GPS, Glonass e BDS.
La sezione fotografica è progettata e realizzata in partnership con Leica. La dual-camera posteriore (20 MP in bianco e nero + 12 MP a colori con stabilizzatore ottico), ha un’ampia apertura f/1.6, che consente di avere buoni risultati anche in condizioni di scarsa luminosità e con soggetti in movimento. Grazie al sensore laser, e al rilevamento di profondità, contrasto e fase, la messa a fuoco è velocissima. Numerose le impostazioni e le modalità di scatto, tra cui quella ritratto, con effetto bokeh (colori più nitidi e vividi in primo piano, sfondo sfuocato) e la PRO, che consente di regolare ISO, esposizione, messa a fuoco e bilanciamento del bianco. Le foto che si ottengono sono di ottima qualità con una risoluzione massima di 5120×3840 pixel. La fotocamera anteriore, da 8 MP con apertura f/2.0 a fuoco fisso, offre immagini qualitativamente ben oltre la sufficienza. Rispetto al P10, Huawei ha migliorato la qualità dei video, stabilizzati otticamente e in digitale se girati in FullHD a 30fps, solo otticamente se in FHD 60fps o 4K.
Sul Mate 10 Pro è installata la versione 8.0 Oreo di Android, con interfaccia utente proprietaria EMUI 8.0, che assicura una buona user experience. Numerosi i temi a disposizione per la personalizzazione, è possibile scegliere se avere o meno l’app drawer. Degna di menzione è la modalità desktop che si attiva collegando il Mate Pro ad un monitor utilizzando un cavo USB Type-C/HDMI e consente di avere su uno schermo grande un ambiente simil Windows in cui “muoversi” utilizzando una tastiera ed un mouse Bluetooth.
Con un prezzo di listino di 849 euro, il Mate Pro non è certo a buon mercato ma resta comunque il meno caro tra i top di gamma Android e ben lontano dalla quotazione del melafonino al momento più desiderato.
Gennaro Annunziata