Il suo corpo riverso a terra. La madre che riconosce il figlio, ormai esamine, e lancia un urlo disperato. Il 2017 di Castellammare di Stabia si chiude con la tragedia di un uomo, bulgaro, di appena trent’anni, morto sulla statale sorrentina, che probabilmente aveva raggiunto a piedi.
Sono le 2 di notte, del 31 dicembre, quando arriva la chiamata al 118: c’è un uomo in condizioni disperate su un marciapiede della statale sorrentina, a pochi metri da un noto ristorante. Quando arrivano i soccorsi, però, non c’è più nulla da fare. Sul posto arriva anche una pattuglia del commissariato di polizia di Castellammare di Stabia, agli ordini del primo dirigente Paolo Esposito. Avvertito il pm di turno del Tribunale di Torre Annunziata viene predisposta l’autopsia sul corpo del 30enne di nazionalità bulgara. L’obiettivo è chiaramente quello di accertare le cause del decesso, anche se l’uomo non presenta nessun segno evidente di violenza subita. L’ipotesi più accreditata è che a uccidere il 30enne bulgaro possa essere stato il freddo, ma solo l’esame autoptico che sarà effettuato dal medico legale potrà accertarlo.