Usavano un codice cifrato per evitare di nominare la parola «cocaina» durante le ordinazioni di stupefacenti che avvenivano tramite cellulare. Ma quello che eÌ stato trascritto tramite dagli inquirenti durante le indagini, grazie alle intercettazioni delle utenze telefoniche, e quello che effettivamente avveniva al momento dello scambio non corrispondeva. Tramite cellulare venivano ordinate maglie e lenzuola, oppure si faceva in modo di prendere caffeÌ al bar, ma quando venditori e acquirenti si incontravano venivano passate soltanto palline di carta contenenti sostanze stupefacenti. Il codice «segreto» scoperto dai carabinieri della stazione di Terzigno, guidati dal maresciallo Adolfo Montagnaro, che hanno indagato per 4 mesi a cavallo tra il 2016 e il 2017, eÌ uno dei tanti retroscena emersi dall’operazione ‘Gulp’, l’inchiesta che ha portato all’arresto dei 4 componenti dell’or- ganizzazione tesa alla vendita di droga sull’asse San Giuseppe Vesuviano-Terzigno.
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