Vestono all’ultima moda, hanno il volto pulito, dalle camice sbottonate spunta solo qualche tatuaggio di troppo. Ragazzi apparentemente normali che si mescolano ai tanti che frequentano il lungomare di Castellammare. Eppure – secondo le informative degli investigatori – sarebbero già capaci di alimentare le casse delle organizzazioni criminali gestendo locali, eventi e festini, nei quali gira tanta droga. Da tempo sono nel mirino delle forze dell’ordine che stanno indagando sulla nuova generazione della camorra stabiese. Una generazione che supera le logiche dei vecchi sistemi dei clan, che puntano tutto su estorsioni e appalti, aprendo nuove frontiere di business. Una criminalità giovane che fa affari coi giovani, orientandone il divertimento e il pensiero. Ovviamente al ribasso, perché sfruttano l’onda lunga delle fiction parlando lo stesso linguaggio degli attori, trasferendo la finzione nella realtà di tutti i giorni. Un mondo dove la cultura non trova posto, così come il concetto di legalità. E dove si fanno proseliti solo scrivendo frasi ad effetto ma vuote di significato sui social network, dove si esaltano carcerati, criminali e concetti come odio, violenza e vendetta.
CRONACA
26 gennaio 2018
Castellammare. Vestiti alla moda, volto pulito, la scalata dei baby-boss