Venne arrestato nel 2016 con l’accusa di essere un pusher di professione. Secondo gli investigatori avrebbe messo in piedi un vero e proprio market della cocaina all’interno di un bar situato nel cuore di Gargano. Ma dopo quasi due anni – tra indagini e processi – C.L., 23 anni, è stato assolto per non aver commesso il fatto. La sentenza è stata emessa dal giudice Luisa Crasta del Tribunale di Torre Annunziata. L’imputato – difeso dall’avvocato Antonio de Martino – era accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La difesa ha puntato la propria strategia sulle lacune emerse dall’attività d’indagine. E in particolare sul fatto che non sarebbe stata dimostrata – con certezza – la presenza di clienti all’interno dell’esercizio commerciale che l’imputato avrebbe usato come base per lo spaccio. Il 23enne, dunque, poteva essere in possesso della droga anche semplicemente per uso personale. Nel corso della perquisizione, infatti, le forze dell’ordine trovarono l’uomo con in tasca 2 grammi di cocaina. L’imputato – già noto alle forze dell’ordine – ha così incassato l’assoluzione piena. Anche se rimane agli arresti domiciliari, essendo coinvolto in un’indagine su una gang di falsi trasportatori che rubavano merce al Nord.
CRONACA
28 gennaio 2018
Gragnano. Spaccio al bar, pusher assolto dopo due anni