Un mese e una settimana dalla tragedia di Natale in cui ha perso la vita il giovane imbianchino Angelo Cesarano.
Un lasso di tempo in cui si sono svolte, e sono ancora in atto, le indagini per ricostruire la misteriosa dinamica. Pochi indizi e testimonianze confuse non sono riuscite a dare un viso e un volto a un ipotetico pirata della strada. E’ sul possibile tamponamento, infatti, che fin dal fatidico pomeriggio del 25 dicembre 2017 gli inquirenti hanno accelerato le indagini. Telecamere troppo lontane o registrazioni ristrette non hanno portato alla svolta di un incidente mortale che pare sia destinato all’archiviazione. Nessun colpevole. Ma la famiglia di Angelo Cesarano,
supportata dall’avvocato difensore Patrizio Mascolo, non sembra rassegnarsi e chiede giustizia per il 32enne deceduto impattandosi contro un palo della pubblica illuminazione in viale delle Puglie.
CRONACA
31 gennaio 2018
Gragnano. Morte di Angelo Cesarano, si cerca un testimone chiave